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Ecoturismo: più 51 per cento nel 2006

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ROMA — L’ecoturismo è in forte crescita. Lo dimostra una ricerca eseguita dall’Osservatorio Natura istituito dal Wwf, FederCultura turismo sport-confcooperative, Legacoop Turismo e Aigae (Associazione italiana guide ambientali escursioniste), su un campione di 200 cooperative operatrici in Italia. Quest’anno si è registrato un incremento del 51 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Un turismo che sostiene l’educazione dell’ambiente e riscuote sempre più successo. Dalle scolaresche, ai gruppi familiari con bambini, dagli adulti e ai giovani. Una cultura medio alta, l’età fra i 30 e i 45 anni, buona disponibilità economica e esperienza nella navigazione in rete sono le caratteristiche principali dell’ecoturista.
 
Non più ombrelloni e sdraio per stare comodi in spiaggia e in relax. Ma trekking, mountain bike, sci d’alpinismo, parapendio e vela. Sono queste le attività preferite dagli italiani, sempre più affascinati dalla natura. La ricerca, effettuato per il secondo anno consecutivo, dimostra come l’ecoturismo, costituente il 3 per cento del mercato mondiale, aumenta ogni anno di circa il 20 per cento.
 
Positivo, sì. Ma i problemi vengono subito a galla. Tra i danni principali, al primo posto troviamo i rifiuti lasciati sul posto (46 per cento), il traffico (42 per cento), i suovenir di fiori e piante, strappati dal loro habitat naturale (40 per cento) e il vandalismo (32 per cento).
 
Greta Consoli

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