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Alpinisti tedeschi rapiti sull’Ararat

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ISTAMBUL, Turchia — Tre alpinisti bavaresi sono stati rapiti ieri mattina sul monte Ararat, in Turchia. I tre, che stavano scalando la montagna con altre 11 persone, sarebbero stati sequestrati da cinque militanti del Pkk, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan.

Il rapimento dei turisti tedeschi si è verificato martedì notte sul Monte biblico Ararat nella provincia d’Agri, vicino ai confini con l’Iran e l’Armenia. Tra i 13 alpinisti che hanno subito l’attacco dei militari c’era anche una poliziotta bavarese che ha fornito alle autorità di Berlino maggiori dettagli.
 
Secondo quanto si evince dalle prime ricostruzioni gli ostaggi, tre uomini di 33, 47 e 65 anni, provengono tutti dalla Baviera dalle città di Laufen, Abensberg e Ingolstadt. Si trovavano nel loro campo base, a circa 3200 metri d’altezza, insieme agli altri quando i cinque rapinatori li hanno sorpresi: armi alla mano hanno sottratto loro i cellulari e li hanno sequestrati, scegliendoli caso dal gruppo.
 
Gli altri 11 alpinisti hanno trascorso la notte sulla montagna e poi si sono precipitati a valle alle prime ore dell’alba per raggiungere il primo paese da dove avvertire le forze dell’ordine turche.
 
Secondo quanto riferisce il giornale tedesco "Süddeutsche Zeitung", il governo di Berlino ritiene probabile che il rapimento sia una ripicca per la chiusura, in giugno, degli uffici tedeschi dell’emittente televisiva curda Roj Tv, vicina al Pkk.
 
 
 
Valentina d’Angella

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