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L’Unesco adotta il trenino del Bernina

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QUEBEC, Canada — Il trenino rosso che viaggia sul ghiacciaio del Bernina, collegando Tirano a St. Moritz, è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco. La decisione è stata assunta ieri durante la riunione del comitato degli esperti, che in questi giorni sta decidendo quali siti, tra le decine che si sono candidati, meritano di rientrare nella "World Heritage List".

Locomotive che sembrano provenire da un’altra epoca. Vagoni rossi che creano un meraviglioso contrasto con il candore della neve. Viadotti elicoidali, salite ripide senza cremagliera e paesaggi mozzafiato tra l’Engadina e l’Albula. Ecco dove porta, estate e inverno, il trenino rosso del Bernina che oggi è ufficialmente classificato come una delle meraviglie del pianeta.
 
L’Unesco ha deciso ieri di inserirlo tra l’elenco dei siti patrimonio dell’umanità come "esempio straordinario e tecnicamente innovativo della gestione del paesaggio di alta montagna" e "una delle ferrovie a scartamento ridotto più spettacolari del mondo".
 
Il tratto "adottato" dall’Unesco è quello della ferrovia retica che collega Thusis, St. Moritz e Tirano transitando ad una quota di 2253 metri, fra i ghiacci del Bernina. Un tratto lungo 130 chilometri, che attraversa zone diverse per natura e per cultura, tra Svizzera e Italia.
 
Nelle scorse ore, l’Unesco ha deciso di dichiarare patrimonio dell’umanità anche il territorio svizzero attorno al Piz Sardona (3.056 metri), nelle alpi Glaronesi. Una zona spettacolare e unica al mondo, dove sono visibili gli strati rocciosi dei sovrascorrimenti tettonici. 
 
Sara Sottocornola

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