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E il G8 fa tappa in montagna

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TOYAKO, Giappone — Hanno scelto le montagne giapponesi, i grandi della Terra, per discutere i più urgenti problemi del pianeta. I leader di Germania, Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Gran Bretagna, Giappone e Russia hanno infatti iniziato il G8 con una colazione di lavoro in una stazione termale di montagna dell’isola di Hokkaido.

I cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Il vertiginoso rialzo del petrolio e la speculazione finanziaria. La crisi alimentare dei paesi poveri, messi in ginocchio dal rincaro dei prodotti alimentari. Sono questi i temi sul tavolo del G8, il vertice dei paesi industrializzati organizzato quest’anno sulle alture di Hokkaido, l’isola più a Nord dell’arcipelago giapponese.
 
L’isola, di origine vulcanica, si trova vicino alla Russia e ospita montagne che sfiorano i mille metri. Caratterizzata da clima rigido e affascinanti angoli naturali, è una nota meta per escursionisti e amanti degli sport invernali. 
 
Stamattina il G8 è iniziato a Toyako, cittadina ai piedi del Monte Usu (737 metri di quota). Riunione iniziale sulla situazione africana, alla quale hanno partecipato – oltre a Onu, Banca Mondiale e Commissione Europea – i rappresentanti di Algeria, Sudafrica, Senegal, Nigeria, Ghana, Etiopia e Tanzania.

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