Nanga: campo 4
[:it]ISLAMABAD, Pakistan – Hanno piazzato campo 4 ad una quota di 7060 metri circa: si sono infatti fermati subito dopo essere entrati nel Bacino Bazhin, verso le ore 16.
Stamattina erano partiti un poco più tardi e lungo il percorso c’è stata anche una piccola deviazione con ritorno sui propri passi.
Forse questo campo 4 è un po’ troppo in basso per non sputare l’anima domani, ma questa sera e questa notte possono prendersi un po’ di tempo e rifocillarsi, reintegrare l’energia persa, magari anche dormire: sarebbe fantastico. O forse data la prevista finestra di bel tempo prolungata, con un vento “sopportabile” hanno pensato di prendersi una giornata in più per tentare la vetta con maggiore sicurezza. Ma queste son decisioni strategiche che solo loro conoscono.
Sappiamo però cosa accadde lo scorso anno ad Alex, Ali e a Nardi e giova rileggerselo.
“Secondo la cronaca della salita, pubblicata sul sito di Nardi, dopo aver raggiunto quota 8000, a causa di un errore di orientamento, Daniele, Alex Txikon e Ali Sadpara sonno stati costretti a tornare a C4.
Nanga Parbat 2015. Foto postata da Daniele Nardi sulla sua pagina Facebook
Alle 7,30 del 13 marzo il gruppo si trovava a quota 8000 metri. Mezz’ora più tardi, un nuovo contatto annunciava: “Ci siamo sbagliati. Di notte, al buio abbiamo oltrepassato il corridoio attraverso il quale avremmo dovuto salire… siamo a 8.000 metri (nella realtà a 7830m-ndr), in un punto molto roccioso da dove è impossibile tentare ancora di salire ed inoltre non abbiamo margine di tempo né forze per riprendere la strada giusta… torniamo al C4
Nanga Parbat 2015. Foto postata da Daniele Nardi sulla sua pagina facebook
Ma è del 14 marzo la difficile decisione di rientrare al CB. Alex Txikon, Daniele Nardi e Ali Sadpara sono, infatti, scesi velocemente da C4 (7,200m) a causa dei sintomi evidenti e gravi di mal di montagna che stava mostrando Ali, lo scalatore pakistano.”[:]