[:it]ISLAMABAD, Pakistan – Ci perdoneranno i lettori se ci appassioniamo a fare la cronaca dell’evento alpinistico dell’inverno e del momento.
Alex, Alì, Simone e Tamara sono a campo tre a 6750 metri. Un poco più in alto rispetto a dove si erano fermati nell’ultima puntata Alex e Alì. Il tempo impiegato fa supporre che le condizioni degli alpinisti dovevano essere buone, che non abbiano particolarmente risentito dello stop di 24 ore a campo 2 nella bufera e che tirar fuori le corde da sotto la neve non sia stato particolarmente problematico. Bravi. È un passo in avanti importante verso la vetta.[:]
Sono molto contento che vi siate appassionati alla cronaca di questo evento.
Seguo da anni l’alpinismo estremo invernale e, sono convinto, tutto quello che sta accadendo sul Nanga è sensazionale, nonostante molte perplessità, molti detrattori/esperti/commentatori, e molti problemi che ci sono stati alle pendici di questa immensa e meravigliosa montagna.
Tutto il marasma mediatico che si crea attorno a questi eventi, nonostante la pubblicità faccia molto bene a questa disciplina, oscura le imprese di queste persone.
Spesso si fa fatica a rendersene conto, siamo nel paese del calcio, ma stiamo assistendo ad un’impresa
storica, un evento enorme.
Se proprio volete essere perdonati, perché non pubblicate una foto (anche di archivio) del versante del Nanga con evidenziate le posizioni dei vari campi e del percorso fatto/da fare?
Forza ragazzi, è la volta buona!
gente oltre il limite delle possibilità umane in un posto oltre il pensabile ( sopratutto per quelli che digitano seduti nel loro ufficio ).
tanto rispetto a voi per questa ennesima sfida dell’ impossibile e se non sarà quest’ anno sarà l’ anno prossimo