Alpinismo

Nardi in videoconferenza per i diritti umani

[:it]ISLAMABAD, Pakistan – Ieri Daniele Nardi si è collegato dal campo base con una scuola per parlare di diritti umani, tema caro all’alpinista, che è ambasciatore della campagna mondiale “Gioventù per i Diritti Umani”. Anche quest’anno l’obiettivo di Daniele sarà anche quello di portare l’alta bandiera dei diritti umani, firmata da più di ventimila studenti del Lazio, sulla cima del Nanga Parbat, cosicché, attraverso il linguaggio universale dello sport, i diritti umani possano essere conosciuti da tutti i giovani del mondo, in modo che diventino loro stessi validi sostenitori della tolleranza e della pace.

Di seguito il suo racconto.

“Oggi ci siamo collegati dal campo base con una scuola per una testimonianza sui diritti umani.

Mi sono emozionato mentre Altaf, poliziotto ed amico che è responsabile della scorta qui al campo base, parlava della sua esperienza di poliziotto e di difensore dei diritti umani.

Ha raccontato: “Due mesi fa ero pronto insieme ad altri colleghi ad arrestare alcuni terroristi. Ma durante l’arresto sono stato colpito da una granata che è esplosa a pochi metri da me. Sono stato ferito e in ospedale per un mese. Ma mai smetterò di fare il mio dovere.
Ho sposato della campagna Youth For Human Rights in particolare i diritti 10 e 11 che prevedono un giusto processo per le persone e il fatto di essere innocente fino a prova contarria. Non mi dimentico però del DU n°26 cioè il diritto alla scuola…ne abbiamo bisogno qui in pakistan”.

Altaf conclude con parole che lasciano il segno:

“I NEVER STOP TO FIGHT THE TERRORIST AND DEFEND THE HUMAN RIGHTS”

“NON SMETTERO’ MAI DI COMBATTERE I TERRORISTI E DI DIFENDERE I DIRITTI UMANI”.

Queste parole dette live ai ragazzi della scuola con cui eravamo in collegamento mi hanno colpito, affinché la difesa dei DU non siano solo chiacchiere ma una massiva e attiva campagna di azioni, piccole e grandi, contro i soprusi e a favore della pace nel mondo!

Nell’intervento live ha partecipato anche Alex Txikon ribadendo con forza che spesso ci lamentiamo di vivere in alcuni luoghi, ma che in fondo siamo fortunati perché vivendo in Italia o in Europa abbiamo la fortuna di avere preservato, per lo più, il diritto allo studio. Alex porta a conoscenza i ragazzi che qui, a due passi dal campo base, nei villaggi incontrati durante l’avvicinamento spesso il diritto allo studio è mal rispettato e spesso i ragazzi non possono andare a scuola per mancanza di strutture, insegnanti e per le lunghe distanze che devono percorrere.

La scuola è stata incontrata dagli amici dell’associazione Arte e cultura per i Diritti Umani presenti dal vivo e noi collegati via web. Le classi hanno dichiarato l’intenzione di donare libri e penne alla scuola Ghunter Messner di Ser che avremo il piacere di consegnare al termine della spedizione.

Nella foto L’alta bandiera dei diritti umani vessillo di pace e tolleranza.”

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