Rupal, l’altro Nanga, oltre i 6650 mt
[:it]ISLAMABAD, Pakistan – Come previsto e come mostrato dalle immagini GPS che arrivano dal satellite “i ragazzi sono 6650M!”. Questo l’altro ieri, quindi hanno montato campo 3 e dovrebbero essere nei pressi della cresta che dal colle Mazeno va verso la cima del Nanga.
Detta così la questione sembra semplice, ma non lo è: il superamento della cresta può avvenire almeno in due punti tra i 7000 e i 7100 metri, a seconda della via scelta per arrivare sullo spartiacque. Giunti lassù in cima, c’è solo da sperare che il vento sia, come previsto, quieto, altrimenti sarà come sbattere il muso contro un muro. Da lì in poi la via rimane comunque complessa: icomponenti di Nanga Dream dovranno traversare sul versante Diamir e superare un paio di costoni rocciosi, intersecati di cengie e canali ghiacciati, per raggiungere la parte finale della via Khinshofer, il vero imbuto di tutte le salite su questo versante.Niente di scontato e facile.
Il programma, dovrebbe essere realizzato entro martedì prossimo quando arriveranno i potenti venti da nord ovest, altrimenti saranno guai. In ogni caso anche per loro esisterebbe la “via di fuga” che consiste nello scendere lungo la via Kinshofer attrezzata da Nardi, Txicon e Sadpara.
Molto più esplicative sono le immagini, che qui pubblichiamo, e che rendono perfettamente l’idea del percorso e dell’impegno che ancora viene richiesto agli uomini di “Justice for All”.
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