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Il Pirellone “taglia” le Comunità montane

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BERGAMO — Comunità montane si cambia. Recependo le direttive della Legge Finanziaria 2008, martedì la Regione ha deciso di diminuire i costi della politica e tagliare il fondo dedicato agli organismi montani.

Secondo quanto stabilito dal Pirellone, in tutta la regione verranno tagliate 7 comunità montane. Si passerà dalle attuali 30 a 23 attraverso accorpamenti.
 
Le comunità montane della Bergamasca, per esempio, passano da otto a cinque. E’ prevista l’unificazione dell’Alto e Basso Sebino, fino ad oggi territori distinti. E poi l’unione dell’Alta Valle Seriana e della Valle di Scalve e l’accorpamento della Bassa Valle Seriana con la Val Cavallina. Restano separate e invariate la Valle Imagna e la Val Brembana.
 
Stando alle previsioni, il "riordino" dovrebbe comportare una diminuzione dei componenti degli organi (assemblea e giunta esecutiva) e una valorizzazione dei sindaci (componenti di diritto dell’assemblea ed elettori della giunta), oltre che una riduzione del 70 per cento del gettone di presenza per il presidente e i membri dell’esecutivo. Alla fine il risparmio per le casse pubbliche dovrebbe aggirarsi intorno ai 4,3 milioni di euro.
 
Condizionale d’obbligo, visto che in passato la "lunga manus" dei partiti ha moltiplicato anche l’impossibile. E che si tratta di accorpamenti e non di tagli veri e propri.
 
«Questa doverosa e importante opera di riorganizzazione – ha detto il presidente della Regione Roberto Formigoni – garantisce un risparmio notevole per la pubblica amministrazione e segna un’altra tappa fondamentale della nostra Regione sulla strada dell’eccellenza dei servizi per i cittadini».
 
Sarà. Ora vedremo se le altre regioni, talvolta molto meno montuose della Lombardia faranno lo stesso con le loro comunità montane.

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