Cronaca

Alpinista disperso, usava mappe digitali

AUCKLAND, Nuova Zelanda — Non fidatevi delle mappe fornite da attrezzi digitali come lettori MP3 o macchine fotografiche: sono poco precise e per nulla affidabili. Questo l’appello del soccorso alpino neozelandese, dopo che un alpinista, nei giorni scorsi, ha rischiato di morire assiderato sul Franz Josef Glacier per essersi perso.

Due notti all’addiaccio, in mezzo al ghiacciaio. Se l’è vista brutta Carlos Rameriez, che tra venerdì e domenica scorsa è rimasto disperso tra i ghiacciai del Westland National Park, nell’isola meridionale della Nuova Zelanda.
  
L’alpinista, impegnato in una salita, ha perso la sua piccozza e ha dovuto scendere per un altro itinerario. Si è ritrovato su rocce instabili, ha perso l’orientamento e non è più riuscito a tornare a casa. In quella zona il telefono non aveva copertura.
   
A dare l’allarme sono stati i familiari non vedendolo rientrare. L’elicottero lo ha trovato e recuperato domenica, per fortuna in buone condizioni. "E’ la seconda volta in un anno che qualcuno si perde sul ghiacciaio per colpa delle mappe elettroniche – ha commentato la polizia -, non sono affidabili per l’alpinismo".
 
 
 
 

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