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La risposta arriva dalle montagne

PADOVA – Dalle montagne arrivano segnali preoccupanti sugli effetti dei cambiamenti climatici. Scienziati e ricercatori provenienti da tutto il mondo si riuniranno domani a Padova per fare il punto della situazione e vagliare possibili soluzioni. Proprio in questo contesto l’insigne scienziato americano Richard Armstrong consegnerà ad Agostino Da Polenza, presidente del Comitato EvK2Cnr, il sensore termico che verrà installato per la prima volta sulla vetta dell’Everest. L’evento, molto atteso per l’altissimo valore scientifico, verrà trasmesso in diretta da Montagna.tv. 

La conferenza internazionale “Mountains as early indicators of climate change”, voluta e organizzata dal Comitato EvK2Cnr, da Unep Ufficio di Vienna, Università di Padova con la collaborazione di EURAC Research, aprirà i battenti giovedì 17 aprile nel pomeriggio e proseguirà per tutta la giornata del 18 a Palazzo Bo, sede storica dell’Università di Padova.
La conferenza che gode di patrocini di alto prestigio, vede oltre all’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, del Senato e della Camera dei Deputati, anche quelli dei Ministeri competenti, e degli Enti locali.
 
In questo contesto, gli studi dei maggiori esperti mondiali sottolineeranno il ruolo fondamentale delle montagne come indicatori del cambiamento climatico a dimostrazione del fatto che gli effetti del riscaldamento globale sulle montagne e gli ecosistemi hanno un impatto significativo per tutti.
L’incontro di Padova vuole essere la continuazione ideale del Convegno, organizzato dal Comitato EvK2Cnr nel 2005 a Roma “Le montagne testimoni dei cambiamenti globali. Ricerche in Himalaya e Karakorum, il progetto SHARE Asia”; una continuazione si ma anche un’ulteriore affermazione su scala globale dell’importanza delle montagne quali oggetti di studio sensibili in tema di global warming.
 
Questo nuovo appuntamento internazionale ha preso spunto dalla risoluzione sullo sviluppo sostenibile delle regioni montane di quest’anno, nel quale l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che: “Le montagne costituiscono i primi indicatori del cambiamento climatico globale”.
I ghiacciai alpini, i laghi d’alta quota, la vegetazione, la biodiversità e l’ecosistema montano nel suo complesso, costituiscono, infatti, indicatori precisi e particolarmente significativi del cambiamento climatico. Inoltre, le funzioni degli ecosistemi montani (quali la purificazione delle acque e la regolazione del clima) si estendono al di là dei confini geografici delle montagne e condizionano ogni parte della terraferma continentale. Gli effetti del cambiamento climatico non sono circoscritti alle montagne.
Nel pomeriggio del 17 aprile è prevista l’apertura dei lavori da parte degli enti organizzativi, delle autorità politiche e istituzionali che hanno supportato l’evento.
 
In concomitanza ci sarà anche un importante momento che avrà come protagonista Agostino Da Polenza, presidente del Comitato EvK2Cnr e capo della spedizione scientifico-alpinistica Share Everest 2008. Sarà l’insigne scienziato americano Richard Armstrong, infatti, a consegnare all’alpinista e imprenditore bergamasco, che partirà per il Nepal, subito dopo la consegna, il sensore termico che verrà installato per la prima volta sulla vetta dell’Everest. Un evento simbolo. Un momento ancor più significativo, perché simboleggia quel fondamentale passaggio di testimone tra gli scienziati e gli alpinisti, tra l’atto teorico e quello pratico. 
La giornata del 18 aprile, nell’Aula “Archivio Antico” di Palazzo Bo, sarà dedicata alla ricerca scientifica.
 
Esperti internazionali del calibro di John Jack Schroder, regent professor di geografia e geologia all’Università del Nebraska, e studioso specializzato dell’area dell’Himalaya e del Karakorum, Sandro Fuzzi, membro dello Steering Committee Unep-Abc e ricercatore EvK2Cnr, e ancora il professor Martin Beniston che si occupa di cambiamenti climatici e impatto climatico all’Università di Ginevra, alterneranno momenti di presentazione dei lavori a dibattiti aperti al pubblico. E ancora Richard Armstrong professore del National Snow and Ice Data Center dell’Università’ del Colorado e membro di numerosi enti e associazioni internazionali che si occupano di glaciologia, idrologia e clima e Liisa Jalkanen  presidente dell’Aer, l’Atmospheric Environment Research Division del Dipartimento di ricerca del Wmo, World Meteorological Organization, la voce ufficiale sul meteo delle Nazioni Unite, solo per citarne alcuni.
Insomma un appuntamento internazionale di grande rilievo, un confronto fra scienziati impegnati sempre di più, nello studio e nella tutela del nostro pianeta, un appuntamento che segna uno dei principali eventi italiani nell’ambito delle iniziative internazionali del Anno del Pianeta Terra, voluto dalle nazioni Unite, proprio per amplificare e sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato di salute del nostro pianeta.
 
La conferenza sarà trasmessa in diretta sui nostri portali e sui siti www.share-everest.com, www.evk2cnr.org, www.scienze.tv.

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