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Disastro aereo sulle Alpi francesi: i difficili soccorsi e il pericolo dei lupi

SEYNE, Francia — Sono in pieno svolgimento le complicate operazioni di recupero dei resti dell’Airbus A320 della Germanwings che due giorni fa si è schiantato inspiegabilmente sulle Alpi francesi, a circa 2000 metri di quota sul massiccio dei Trois-Eveches, causando 150 vittime. Per i soccorsi si moltiplicano i problemi: la zona è molto impervia e raggiungibile solamente attraverso sentieri, e infestata da lupi.

Il recupero dei resti dei passeggeri è iniziato nelle scorse ore, con il cielo sereno, perchè il cattivo meteo dopo l’incidente ha rallentato le operazioni. L’identificazione delle salme comincerà solo oggi, con l’arrivo delle famiglie delle vittime nei paesi dell’Alta Provenza più vicini al luogo dell’incidente.

Sono più di 400 gli uomini impegnati nelle operazioni di soccorso, tra cui quelli del Peloton de gendarmerie de haute montagne che stanno setacciando la zona dell’incidente, molto ampia perchè l’Airbus si è praticamente disintegrato nell’impatto, spargendo pezzi non più grandi di due metri. Anche i corpi sono frammentati e la scena è descritta dalle autorità, dai giornali, dalle persone del luogo come un orrore senza fine.

Per recuperare tutte le salme e riconsegnarle alle famiglie ci vorranno giorni, e nel frattempo il lavoro principale sarà quello di evitare che i lupi si avvicinino ai corpi.

La montagna è sul confine italiano, limita con la provincia di Cuneo e il Parco del Mercantour, dove i lupi sono ormai tornati di casa da alcuni anni grazie ad un progetto di reintroduzione che i francesi da tempo non vedono di buon occhio. “Il più grande problema che abbiamo adesso è mettere la zona in sicurezza dai lupi – ha spiegato la polizia francese ai giornali -. Dobbiamo mettere agenti di guardia, accendere dei fuochi, portare i fucili”.

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