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Messner: sì al ticket soccorso. Chi non sa che la montagna è rischiosa, è stupido

MILANO — “Sono assolutamente d’accordo sul soccorso alpino a pagamento. E’ giusto. Chi va in montagna deve sapere che il rischio c’è. Chi non sa che la montagna è rischiosa, è uno stupido”. Non usa mezzi termini Reinhold Messner per dare il suo parere riguardo il ticket sul soccorso alpino a pagamento, che ieri è stato approvato in Lombardia e che tanto sta facendo discutere.

Messner ci ha dato il suo parere proprio ieri a Milano, dove si trovava per una conferenza stampa di presentazione della collana di dvd “Le leggende dell’alpinismo” che usciranno allegati alla Gazzetta e al Corriere della Sera nelle prossime settimane.

“La montagna è pericolosa – ha detto ancora il celebre alpinista altoatesino in una videointervista sull’alpinismo che vedrete online sul nostro portale nei prossimi giorni -. E il pericolo fa parte del gioco. L’arte dell’alpinismo sta nel non morire. L’alpinismo, per fortuna o purtroppo, è una cosa molto seria e la gente deve imparare ad entrare nella cultura della montagna, a capirla”.

In Alto Adige da tempo vige il ticket sul soccorso alpino, che varia dai 30 euro per il recupero di un ferito grave ai 750 euro per gli incolumi. In Valle d’Aosta e Veneto, invece, si “paga” al minuto l’intervento dell’elicottero, se non si tratta di vere emergenze.

“Prevedo che il Cai avrà di nuovo un grande afflusso di iscritti perchè la tessera offre un’assicurazione in caso di emergenza” ha aggiunto Messner. I tesserati del Club Alpino Italiano, infatti, possono godere di una polizza che copre le spese di soccorso con il limite di 40 € al minuto per l’elicottero, garanzia valida anche in tutta Europa.

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7 Commenti

  1. Concordo pienamente, era ora!
    speriamo che serva a limitare almeno un po il numero di quelli che si avventurano in montagna sottovalutando i rischi per se e per gli altri

  2. E perchè allora non facciamo pagare il soccorsdo anche a quelli che provocano incidenti stradali perchè superano i limiti di velocità, oppure guidano in stato di ebbrezza ? e perche non facciamo pagare le spese mediche a quelli che fumano ?

  3. Il soccorso alpino interviene anche per cercare dispersi quali: cercatori di funghi, pescatori, ciclisti, podisti canoisti, etc.etc. A quale categoria facciamo pagare?

  4. Mi sembra logico che i costi di soccorso alpino siano addebitati per intero a chi ne beneficia. Andare in montagna è una scelta che comporta un margine di rischio; chi si mette in condizione di pericolo, deve accettarne le conseguenze, anche economiche. Il paragone con altri tipi di soccorso ( incidenti stradali ecc. ) Non regge; tempi, costi e difficoltà di intervento sono sicuramente inferiori e meno problematici. Paolo De Luca Maestro di Sci e Accompagnatore di media Montagna Pietracamela ( Te ).

  5. ogni cittadino paga delle tasse ogni mese che comprendono una parte per l’assist sanitaria..un infartuato o traumatizzato o ecc in montagna ha lo stesso diritto di esser recuperato e trattato gratuitamente di uno in città..diverso è per chi si perde o è attrezzato in maniera non adeguata..Fabrizio, infermiere cnsas

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