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Altri 3 morti in Svizzera, il bilancio è di 8 vittime in 4 diverse valanghe

MÜRREN, Svizzera — Ci sono stati altri 3 morti sotto valanga lo scorso weekend in Svizzera, altri tre sciatori fuoripista travolti da 3 distinti distacchi. Il bilancio totale sale quindi a 8 vittime, visto che questi si sommano ai 5 deceduti sul Piz Vilan.

Due freerider sono morti nell’Oberland Bernese: uno snowboarder di 28 anni è finito sotto una valanga mentre sciava fuori pista sullo Schilthorn, una cima di 2380 metri. La slavina, stando a quanto riferisce la stampa locale, sarebbe scesa sul versante est della montagna, su un pendio di circa 30, 35 gradi. L’altra vittima è un tedesco di 31 anni, rimasto travolto da un lastrone di neve ad Adelboden.

Un altro incidente mortale è avvenuto nel comprensorio sciistico del Toggenburgo, sopra Wildhaus. Secondo i giornali elvetici, la vittima, un 26enne che sciava fuori pista, avrebbe provocato la valanga col suo passaggio. Altri due giovani che erano con lui sarebbero rimasti illesi.

Si è salvata anche una snowboarder travolta da valanga mentre sciava in fuori pista nel comprensorio di Flumserberg. La 29enne sarebbe stata soccorsa dal suo compagno ancora prima dell’arrivo dei soccorsi.

Altre 3 vittime quindi, che si sommano alle 5 del grave incidente occorso sabato sul Piz Vilan dove un gruppo di 8 o 9 scialpinisti è stata travolto da una valanga: 7 di loro sono rimasti sepolti dalla neve, di questi solo 2 sarebbero sopravvissuti. Dall’inizio dell’anno ad oggi, 2 febbraio, sarebbero 17 i morti sulle Alpi svizzere.

 

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3 Commenti

  1. 17 i morti in Svizzera da inizio di quest’anno, quanti sono finora quelli degli altri paesi alpini, incluso il nostro?
    E quanti ce ne saranno ancora, prima che qualcuno prenda dei provvedimenti seri, per evitare queste inutili quanto prevedibili tragedie?

    1. Finche’ aspettiamo che “qualcuno” decida per noi cosa fare o non fare e sopratutto cosa proibire, non si risolverà un bel niente. Piuttosto bisognerebbe informare, e se necessario incentivare il bisogno di adeguarsi agli standard di sicurezza con provvedimenti come “l’arva obbligatorio” in Lombardia. 17 e’ un numero assoluto, e va normalizzato sul numero di incidenti nello stesso periodo negli anni scorsi (5 nel 2014, 3 nel 2013). Purtroppo, paragonati con gli anni precedenti questi numeri si rivelano tristemente alti, a prova del fatto che stiamo vivendo un inverno con un manto nevoso particolarmente instabile. Mentre il numero di incidenti di sci-alpinismo (backcountry) e’ raddoppiato (200%) rispetto al 2014, il numero di incidenti di fuoripista (off-piste, inteso in prossimità’ di impianti) e’ aumentato del 800%. Forse se c’e’ un posto dove bisognerebbe incominciare ad informare sono proprio gli impianti di risalita.

  2. per la cronaca, stando ai dati del SLF sarebbero 16 i morti dall’inizio di quest’anno e non 17, non che questo cambi in alcun modo la tristezza delle conclusioni..

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