Alpinismo

Badile: Libera da solo sulla via Cassin

LECCO — Arriva pochi giorni dopo l’impresa di Fabio Valseschini la notizia di un’altra spettacolare solitaria invernale sul Pizzo Badile: questa, compiuta sulla storica via Cassin. A realizzarla, tra il 21 e il 23 febbraio, l’alpinista valtellinese Rossano Libera.

Libera è arrivato in vetta alle otto di sabato sera, dopo tre giorni di scalata, ed è sceso a valle il giorno successivo dopo aver passato la notte nel bivacco nei pressi della cima.
 
In molti acclamano questa salita come prima solitaria invernale sulla via Cassin. E’ doveroso però citare , in proposito, la contestata salita di Dante Porta del gennaio 1981. L’alpinista lombardo ripetè in solitaria la via Cassin pochi giorni dopo la seconda ripetizione invernale della via, firmata dalla cordata svizzera di Michel Piola, Danilo Gianinazzi e Marco Pedrini.
 
L’impresa di Porta sollevò però molte polemiche e venne messa in discussione per le condizioni pessime in cui, secondo alcuni, si sarebbe trovata la parete proprio in quei giorni. A tutt’oggi, la contestazione non è stata chiarita.
 
Per restare in tema di imprese sulla via Cassin al Badile, corre voce che una una guida alpina elvetica sia riuscita nei giorni scorsi a salirla in giornata, insieme ad un cliente altoatesino. Un’impresa che ha dell’incredibile e attorno alla quale aleggia una grande curiosità, visto che su quella via si contavano finora solo poche salite invernali.
 
La prima fu compiuta in ben 13 giorni da Gianni Calcagno, Alessandro Gogna, Paolo Armando, Camille Bournissen, Michel Darbellay e Daniel Troillet, a cavallo del capodanno 1967-1968. La seconda e la terza sono quelle di Piola e compagni e di Porta, risalenti al 1981.
 
Per ora, comunque, sulla salita in giornata della Cassin non ci sono nè conferme nè dettagli.
 
Sara Sottocornola

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