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Aosta, arriva la conta notturna dei cervi

AOSTA — Una volta ci si armava di cannocchiale e block notes all’alba e al tramonto. Oggi, invece, la conta dei cervi e dei camosci si fa di notte, con una macchinetta portatile a raggi infrarossi in grado di rilevare la presenza degli animali, individuati come "fonte di calore".

Già provata con successo nel parco dello Stelvio e nelle Pale di San Martino, la conta notturna degli ungulati sbarca ora in Valle d’Aosta.
 
La nuova tecnica, chiamata "distance sampling", si basa sull’uso di una termocamera che rileva gli animali anche al buio e garantisce maggior precisione rispetto ai metodi tradizionali, che comportavano una percentuale di errore (in genere, sottostima) intorno al 30-40 per cento. Questa tecnica invece ridurrebbe l’errore al 18 per cento.
 
Verrà sperimentata sulle Alpi occidentali grazie ad un progetto promosso dalla Valle d’Aosta in collaborazione con l’Istituto nazionale per la fauna selvatica. Si tratta di contare i cervi presenti nell’alta valle del Gran San Bernardo, nelle valli di Ollomont e in Valpelline.
 
Probabilmente, la conta verrà accompagnata dalla cattura e marchiatura degli animali che verranno dotati di un radiocollare. 

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