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Maltempo verso nord: -18 a Livigno

BERGAMO — Ancora gelo e ancora neve: l’ondata di freddo polare e di maltempo che da alcuni giorni imperversa sulle regioni d’Italia, non sembra destinata a passare in fretta. Secondo i meteorologi le precipitazioni si sposteranno ora sul versante tirrenico e al nord. Ieri notte il record di temperatura l’ha segnato Livigno, in Lombardia, con 18°C sottozero.

Si sta dirigendo verso nord-ovest la fredda perturbazione che nel weekend ha imbiancato il Centro e il Sud d’Italia. Calabria, Puglia, Campania, Sardegna, Umbria, Molise e Toscana, sono coperte in buona parte da uno spesso strato di neve, che in molte zone ha provocato l’isolamento dei centri abitati, e ha costretto le persone a rimanere chiuse in casa.
  
Ieri sera in Umbria è scattata l’emergenza: un centinaio di automobilisti rimasti bloccati per la neve sulla via Flaminia, tra Nocera e Gualdo Tadino. Attualmente la situazione sembra migliorata, ma resta in allerta la Protezione civile.
 
E nelle prossime 36 ore la condizioni meteo non sembrano destinate a migliorare. E’ prevista ancora qualche nevicata nel Sud Italia, dove però il freddo si sta già attenuando, e il cielo si sta schiarendo.
  
Al centro invece, le precipitazioni continueranno fitte, soprattutto in Toscana, in Emilia Romagna, in Liguria e su tutta la costa tirrenica.
 
Nevica da questa mattina sul passo del Muraglione, in provincia di Firenze, e sui passi Mandrioli, Calla e dello Spino in provincia di Arezzo. La circolazione sulle strade però, non sembra problematica, anche se sono obbligatorie le catene. Stesso scenario in provincia di Pistoia, al passo dell’Abetone.
  
Anche in Emilia-Romagna freddo e neve non hanno provocato disagi alla viabilità, che è normale sulle strade e le autostrade. Sui passi appenninici della Romagna però, sulla E45, è stato chiuso nelle prime ore del giorno il tratto tra Verghereto e Canili, per la rottura di alcuni giunti, forse dovuta alle basse temperature.
   
Nel Settentrione nevica in Piemonte, nel Cuneese, ma anche sulle altre province del Nord-Ovest è previsto un peggioramento per le prossime ore.
  
Il freddo polare intanto non sembra abbandonare l’Arco Alpino: il termometro la scorsa notte ha toccato i -18 gradi a Livigno, mentre in pianura la minima ha raggiunto anche i -6.
  
E se in Friuli Venezia Giulia, Trentino e Alto Adige, il pericolo valanghe sembra essere debole, e moderato nelle zone di confine con l’Austria, sulle Alpi occidentali invece bisogna stare più attenti. In Piemonte e in Lombardia il bollettino valanghe regionale indica pericolo moderato, mentre in Val d’Aosta, al confine con la Francia, il rischio valanghe è marcato (3).
 
 
 
Valentina d’Angella

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