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Divieti e regole sul Monte Bianco: appello dei genitori del ragazzo morto

Soccorritori alla ricerca della guida e del ragazzo dispersi sul Bianco (Photo courtesy lastampa.it)

AOSTA — “Le condizioni meteo erano pessime. Ma nessun divieto, nemmeno una segnaletica di dissuasione, impedisce l’ascensione nel caso di un tale pericolo. La nostra rabbia è immensa. Che questa terribile tragedia che ha preso nostro figlio nel fiore della sua età serva almeno a svegliare le coscienze”. Questo lo sfogo dei genitori dell’adolescente morto al Monte Bianco nel luglio scorso insieme alla Guida alpina italiana Ferdinando Rollando. Il messaggio sarebbe stato inviato al sindaco di Saint-Gervais per sollecitare nuove regole per la sicurezza in montagna.

Divieti, segnaletiche, indicazioni, in altre parole più regole. Questo, secondo quanto riferisce l’Ansa, l’appello lanciato dai genitori del 16enne parigino disperso dal 9 luglio sul monte Bianco insieme alla sua Guida alpina italiana. Il sindaco di Saint-Gervais, Jean-Marc Peillex, destinatario dell’appello, avrebbe espresso del resto, non troppo tempo fa, opinioni simili.

Il 9 agosto infatti, quando i gendarmi fermarono a oltre 3.000 metri di quota un austriaco che stava salendo al Bianco con il figlio di cinque anni, il sindaco di Saint-Gervais aveva espresso l’esigenza di una regolamentazione, dicendo che ormai la montagna era diventanta una sorte di “Disney Mont-Blanc”.

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