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La Meroi con Urubko: invernale al Makalu

TARVISIO, Udine — Una cordata davvero d’eccezione ha annunciato oggi la partenza per l’Himalaya. Nives Meroi e Romano Benet, dopo la difficile rinuncia dello scorso ottobre, ritornano al Makalu insieme al fuoriclasse kazako Denis Urubko. Obiettivo: conquistare l’undicesimo ottomila e siglare la prima invernale sulla montagna.

"Riproveremo a salire dalla cresta nord-ovest – spiega la Meroi -, ossia la via normale. Ma non sarà più una luna di miele tra me e Romano: con noi ci sarà Luca Vuerich e un team di quattro alpinisti kazaki, coordinati da Denis Urubko".
 
Un vero assetto da guerra, insomma. Il Makalu stia pronto: sarà assediato da due dei più forti alpinisti italiani e dall’eccezionale alpinista kazako reduce dalla salita alla Nord del K2. Il dream team tenterà di portare a casa la prima invernale sulla montagna, tentata un paio d’anni fa da Christophe Lafaille, che scomparve tragicamente nella parte sommitale del massiccio.
 
"E’ la prima sperdizione invernale della nostra carriera – racconta la Meroi -, un sogno di Romano che finalmente siamo riusciti a realizzare. Sappiamo quali difficoltà ci aspettano: freddo, neve, giornate corte, vento. Ma solo laggiù potremo valutarle meglio".
 
I due alpinisti tarvisiani avevano tentato di salire il Makalu quest’autunno, ma avevano dovuto rinunciare intorno ai 7.400 metri di quota, dopo il Makalu La, per colpa della troppa neve caduta sulla montagna e del vento infernale che impedivano di procedere. "Condizioni impossibili" le aveva definite Benet, dopo giorni sfiancanti passati a batter traccia nella neve fresca che arrivava alla cintola.
 
"La stagione invernale dovrebbe essere più secca – prosegue la Meroi -. Pur con tutte le difficoltà del caso, speriamo di trovare condizioni migliori, anche se le previsioni non sono mai affidabili al cento per cento".
 
La partenza fissata per il 24 dicembre. "Sarà un modo diverso di passare il Natale" scherza la Meroi. Ma su tutto il resto, è più che mai seria e determinata.
 
Sara Sottocornola
Foto courtesy Nives Meroi
 

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