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Torino 2006, aspettando Rocca

 
Torino — In attesa di Giorgio Rocca, che si sta silenziosamente concentrando per lo slalom di domani, e  l’Italia punta gli occhi su Fabris e sugli azzurri del bob a 4. In attesa di piacevoli sorprese, dopo l’amarezza delle ultime 24 ore. 
 
Le ultime 24 ore non sono state foriere di preziosi metalli per gli azzurri. Deluse le attese serali per il pattinaggio di figura femminile, con l’oro alla giapponese Shizuka Arakawa e Carolina Kostner solo in nona posizione. 
 
Oggi, nella 30 km di fondo femminile, il podio è andato alla ceca Katerina Neumanova, e Gabriella Paruzzi, la prima delle italiane, si è aggiudicata solo al quinto posto dopo una caduta nel finale della gara.
 
Non migliore il risultato del gigante femminile, appena concluso, che ha visto trionfare l’americana Julia Mancuso con il tempo di 2’09”09. Nadia Fanchini è solo ottava, con più di due secondi di ritardo dalla prima, e Karen quattordicesima.
 
Ma la giornata non è ancora conclusa. Le sorprese positive sono sempre ben accette, e nella storia azzurra non sono rari inattesi ed entusiasmanti exploit.
 
Enrico Fabris, volontà di ferro, prova a raggiungere il podio anche nei 10.000 di pattinaggio velocità. Una gara durissima. Non è la sua specialità, i bookmakers lo danno sfavorito. Ma le sue intenzioni sono tutte verso una medaglia.
 
Alle 17.30 la gara Bob a 4 vede scendere in campo due squadre al Cesana Pariol: Simone Bertazzo, S. Romanini, Matteo Torchio e Omar Sacco; Fabrizio Tosini, Luca Ottolino, Antonio De Sanctis e Giorgio Morbidelli.
 
Domani sarà la volta di Giorgio Rocca (foto), giunto al Sestriere nella serata di ieri. Nessuna conferenza stampa, per favorire tranquillità e concentrazione. Ma filtrano voci confortanti sull’ottima forma e la grande motivazione, non solo di Rocca ma di tutti gli slalomisti azzurri.
 
 
Sara Sottocornola
 
 

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