Strepitosa libera sulle Grandes Jorasses
CHAMONIX, Francia — Grande impresa sulla Nord delle Grandes Jorasses, storica parete del gruppo del Monte Bianco sulla quale è stata scritta tanta storia dell’alpinismo. Nelle scorse settimane due alpinisti scozzesi sono riusciti a salire, in libera, una delle più difficili vie del gruppo: la Desmaison-Gousseault, direttissima sulla Punta Walker (4208 metri).
La via venne completata dua anni più tardi, quando Desmaison tornò sulla parete e concluse la via insieme a Giorgio Bertone e Michel Claret.
Lunga 1.200 metri, è una delle più difficili delle Grandes Jorasses: è valutata 6a e A1/A2. Il granito è liscio e insidioso, con diversi punti strapiombanti ed esposti alle scariche. Solo sei cordate sono riuscite a ripeterla in oltre trent’anni. E mai nessuno l’aveva salita in libera.
Nessuno fino a quest’estate, quando due arditi alpinisti scozzesi sono riusciti a farlo senza artificiale, tramutando il grado della via in un 6c con M5/M6 su misto.
Gli autori della strepitosa impresa sono Guy Robertson e Pete Benson. Si sono allenati sull’Aiguille du Midi e poi, grazie a delle ottime previsioni meteorologiche, hanno preso il coraggio a due mani e hanno affrontato la Gousseault.
Per la precisione, Robertson e Benson hanno salito la variante destra, aperta da Tobin Sorenson e Gordon Smith nel 1976. Una variante che i due hanno definito "il modo più logico e corretto di affrontare la via", come avevano già sostenuto altri alpinisti prima di loro.
Per salire hanno impiegato 4 giorni con tre bivacchi in parete. Hanno raccontato di aver trovato del "ghiaccio favoloso"."Da anni pensavamo di provarci – hanno raccontato al loro rientro -. La recente scomparsa di Desmaison ci ha dato la spinta decisiva e ha regalato solennità all’impresa".