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Canoisti dispersi trovati vivi dopo un mese

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PECHINO, Cina — Nessuno più ci sperava, soprattutto dopo che due dei loro compagni erano stati trovati morti, una settimana fa. E invece Alexander Zverev e Andrei Pautov, due dei sei canoisiti russi dispersi 25 giorni fa sulle Kunlun Mountains, sono stati ritrovati miracolosamente vivi.

Hanno vissuto per quasi un mese in delle caverne a circa quattromila metri di quota, mangiando erbe, insetti e bevendo l’acqua del fiume Yurungkax. Lo stesso che doveva essere teatro di una felice e avventurosa vacanza e che invece lo è stato di una tragedia.
 
Le sue acque turbolente, infatti, hanno fatto capottare entrambe le canoe dei giovani turisti russi partiti all’inizio di settembre per un’escursione di 6 giorni in kayak sulle montagne cinesi dello Xinijang.
 
Due cadaveri erano stati ritrovati circa una settimana fa sul greto del fiume. Poi le ricerche sono proseguite e ora sono stati portati in salvo due canoisti che sono miracolosamente sopravvissuti alla tragedia: Zvrev, 35 anni, e Pautov, 28.
 
Secondo quanto riferito da Zvrev, il primo incidente – quello in cui sono morti i due canoisti di cui è stato trovato il cadavere – sarebbe avvenuto tre giorni dopo l’inizio dell’escursione in kayak. Il secondo, quello in cui sono stati coinvolti i due sopravvissuti e i due ancora dispersi, tre giorni più tardi.
 
La canoa si sarebbe capottata su alcune rapide e i passeggeri travolti nelle gelide acque del fiume.
 
"Io sono approdato sulla riva quasi subito – ha raccontato Zvrev dopo il salvataggio – ma i miei compagni erano in preda alle onde nel mezzo del fiume. L’acqua era di una violenza spaventosa, in pochi minuti li ha sfiniti e inghiottiti. Sono morti davanti ai miei occhi, è stato terribile".
 
Questo, almeno, quello che credeva di aver visto Zvrev. Perchè uno di loro, in realtà, non era morto. Si tratta di Pautov: trascinato dal fiume più a valle, è riuscito a raggiungere la riva e a uscire vivo dall’inferno dello Yurungkax. Come Zvrev, ha vissuto di stenti per quasi un mese prima di essere ritrovato dai soccorritori, dieci ore dopo il compagno.
 
I due canoisti russi hanno combattuto contro congelamenti, fame e disperazione. Zvrev ha raccontato che a tenerlo in vita è stato solo il pensiero del suo imminente matrimonio.
 
Ora proseguono le ricerche, condotte congiuntamente dalle autorità cinesi e dal soccorso alpino russo, per riuscire a rintracciare gli ultimi due dispersi. 

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