Panzeri, Bernasconi e Corona al campo base del Talung. Urubko e soci operativi sul Kangche nord

KATHMANDU, Nepal — Entra finalmente nel vivo la spedizione italiana impegnata sul versante nord del Talung. Mario Panzeri, Daniele Bernasconi e Giampaolo Corona sono infatti ai piedi del colosso di 7000 metri: da calendario sarebbero dovuti arrivare già da giorni, ma problemi logistici hanno causato un ritardo nella tabella di marcia. Hanno concluso il trekking di avvicinamento al Kangchenjunga anche Denis Urubko, Adam Bielecki, Alex Tkikon, Artem Braun, Dmitri Sinev e Boyan Petrov, impegnati già ai primi campi alti del versante nord.

Panzeri, Bernasconi e Corona sono partiti dall’Italia il 31 marzo. Contando una decina di giorni di trekking dovevano essere al campo base del Talung già da alcuni giorni. Durante il lungo avvicinamento però, sono sopraggiunti alcuni imprevisti logistici che li hanno costretti a rallentare il loro avanzamento. Alla fine comunque sabato gli italiani sono arrivati ai piedi della montagna, la cui cima, di 7349 metri, vorrebbero raggiungere scalando il pilastro nord ovest.

Dopo due giorni di riposo al base, serviti anche a montare le tende e a sistemarsi, oggi dovrebbero iniziare ad attrezzare la salita. Allo stesso punto è anche la spedizione di Denis Urubko sul versante nord del Kangchenjunga. Stando a quanto si legge sulla pagina facebook di Adam Bielecki, il team è arrivato al base il 20 aprile: “da vicino il Kangchenjunga fa una grande impressione – scrive il polacco -, forse anche più del K2”.

Hanno fatto la Puja, la cerimonia di rito di inizio spedizione, e ieri Urubko, a quanto pare insieme a Dmitri Sinev, è salito a quota 5700 metri, dove ha installato il campo 1. Domani Bielecki, Txikon e Artem Braun dovrebbero salire a loro volta, tentando di spingersi forse fino al campo 2.