Cronaca
Sci estremo: tragedia sull’Argentiére
ORSIERES, Svizzera — E’ finita in tragedia la discesa estrema di un 32enne di Parma sulla parete Nord dell’Aiguille d’Argentière, nel gruppo del Monte Bianco. L’uomo è precipitato per cinquecento metri sul pendio quasi verticale, morendo durante la terribile caduta.
Filippo Sodano, ingenere e padre di tre figli – uno dei quali non ancora nato – stava tentando di scendere con gli sci la parete nord dell’Aiguille d’Argentière, cima di 3.902 metri nel gruppo del Bianco, sul confine tra Francia e Svizzera.
Dopo soli 200 metri di discesa con pendenza intorno ai 55 gradi, il giovane avrebbe perso l’equilibrio su un lastrone di ghiaccio e sarebbe precipitato, andando a schiantarsi in una zona crepacciata dopo un volo di circa 500 metri.
Dopo soli 200 metri di discesa con pendenza intorno ai 55 gradi, il giovane avrebbe perso l’equilibrio su un lastrone di ghiaccio e sarebbe precipitato, andando a schiantarsi in una zona crepacciata dopo un volo di circa 500 metri.
Una caduta terribile e fatale: i suoi tre amici non hanno potuto far altro che assistere impotenti all’incidente. Quando è arrivato l’elisoccorso, per il giovane non c’era già più nulla da fare.
Sconcerto e sconforto, intanto, dilagano nella cittadina padana. "Era un ottimo alpinista e scialpinista" hanno raccontato i soci del Cai di Parma alla stampa locale.