Arrampicata

Usa, Sean Leary muore in un incidente di Base Jump

Sean Leary (Photo courtesy of Chris McNamara)
Sean Leary (Photo courtesy of Chris McNamara)

SPRINGDALE, Stati Uniti — É stata scoperta solo domenica la morte di Sean “Stanley” Leary. Il climber e Base jumper statunitense era infatti partito il 13 marzo per preparare un salto. Nel weekend sono iniziate le ricerche, conclusasi tragicamente con la scoperta del corpo senza vita del 38enne.

Secondo quanto riportano i maggiori siti di arrampicata, il corpo senza vita di Sean “Stanley” Leary è stato ritrovato domenica nel Parco nazionale di Zion, nello Utah. Il ritrovamento è stato effettuato dopo che la famiglia del 38enne statunitense aveva dato l’allarme nel weekend per il mancato rientro dell’uomo.

Leary era partito da casa sua, in California, per effettuare alcuni salti di Base jumping nel Parco. É arrivato nella zona il 13 marzo e, secondo le autorità, l’incidente mortale si sarebbe verificato presumibilmente lo stesso giorno. Oltre che come Base jumper, il 38enne statunitense era noto nell’ambiente dell’arrampicata, in particolare per le salite nella Yosemite Valley.

Ad El Capitan Leary ha compiuto molte imprese, tra cui i record di salita di alcune vie, quali la Salathé Wall nel 2009 con Alex Honnold e il Nose, sia per la “categoria” maschile nel 2010 con Dean Potter – record detenuto fino al 2012- sia per la “categoria” misto con la climber neozelandese Mayan Smith-Gobat nel 2012.

Al di fuori della Yosemite, Leary ha compiuto numerose prime salite sull’Isola di Baffin nonchè in Patagonia, Venezuela e Antartide. Proprio qui ha fatto parte della spedizione di Leo Houlding che nel gennaio del 2013 ha aperto una nuova via sullo spigolo nord-est dell’Ulvetanna.

Photo courtesy of Chris McNamara

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