
BELLUNO — Non trovava più nulla da mangiare. Così si è avvicinato alle case, con faticosi e lenti balzi nella neve che gli arrivava fino al muso. Affamato e impaurito. Un cacciatore gli ha portato del fieno, e continua ogni giorno a lasciargli, nel bosco, avanzi di frutta e verdura. Sta commuovendo il web la storia del cervo di Livinallongo fotografato dallo studente Emil Crepaz e raccontata questa mattina da Repubblica.
Il cervo in questione, evidentemente disperato come molti suoi simili dall’enorme quantità di neve al suolo che impedisce loro di trovare cibo, si è spinto davanti ad un gruppo di case dei Livinallongo.
“Tra un salto e l’altro si fermava nella neve a risposare – ha raccontato Crepaz, che lo ha fotografato, a Repubblica -. Il nostro vicino di casa, che è un cacciatore di buon cuore, ha portato un mucchio di fieno poco distante, ma il cervo è rimasto immobile finché è sceso il buio. L’abbiamo rivisto la mattina successiva mangiare i frutti di un sorbo. Sembrava in forma migliore, quindi è scomparso nel bosco dove il cacciatore, con le ciaspole ai piedi, porta ancora bucce di frutta e verdura”.
I cacciatori si occupano spesso di iniziative come questa, attraverso le loro associazioni, portando del foraggio in alta montagna per evitare che cervi e caprioli muoiano di stenti sotto la neve.
Un altro cervo in difficoltà ha trovato riparo in una stalla di Cortina insieme alle mucche di un’azienda agricola.