Curiosità

Mucche Highlander al pascolo: ecco come prevenire le valanghe

Highland-cattle-scotland_photo BBCLECH, Austria — Mucche al pascolo sui pendii nei mesi estivi. Ma non mucche qualsiasi: le mucche delle Highlander scozzesi. E’ semplice, a dir poco curioso – e a quanto sembra altrettanto efficace – il metodo adottato nel comprensorio austriaco di Lech e in molte altre località alpine per prevenire il pericolo valanghe. A quanto pare, questi animali muovono il terreno e la vegetazione rendendo la base su cui andrà a poggiare la neve molto più stabile.

Qualcuno dirà: scoperte degli anni duemila, i nostri nonni già lo facevano. E in effetti è ormai dimostrato che la presenza dell’uomo sulle montagne e la cura dei pendii che si aveva alcuni decenni fa preveniva molti dei danni e dei pericoli odierni. Ma in Austria, la cosa è stata oggetto di un esperimento specifico.

L’idea è stata del 72enne gestore Michael Manhart, già noto nel mondo dello sci per l’introduzione degli skilift riscaldati, dei sistemi di detonazione a distanza per bonificare le valanghe e altri sistemi di sicurezza per i bambini. L’anno scorso ha però “superato sè stesso”, trovando il metodo più naturale e meno costoso del mondo per la preparazione delle piste del comprensorio che gestisce.

Secondo quanto riferito dall’Austrian Times, Manhart ha mandato 23 mucche Highlander al pascolo per tre mesi su alcuni pendii di Lech, tenuti poi sotto osservazione per capirne gli effetti. Ebbene pare che i risultati siano stati positivi: i bovini avrebbero rimosso i cespugli e mosso il terreno rendendo i pendii meno scivolosi, eliminando sacche d’aria e favorendo una maggiore frizione a contatto con la neve.

“Queste mucche non si fanno fermare da niente – ha dichiarato ai giornali – nemmeno dalle reti con la corrente elettrica. Dove passano loro, il terreno viene rivoltato completamente. Siamo riusciti a tenerle sullo stesso pascolo per un certo periodo di tempo solo dandogli del sale, da cui sono totalmente dipendenti”.

Manhart ha quindi annunciato che il prossimo anno incrementerà le mandrie di almeno 7 unità.

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