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Karakorum, storie di ghiacciai e di cavalli

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BALTORO, Pakistan — Nel secolo scorso, gli inglesi di Shipton hanno esplorato il Karakorum e hanno stimolato la fantasia "avventurosa" di esploratori nostrani, Ardito Desio per primo. A quei tempi i ghiacciai erano molto più piatti di adesso, quasi privi di seraccate e con pochi crepacci.

Il passo Mutzagh per esempio, che unisce la valle Shasgam in Tibet con il ghiacciaio del Baltoro, era facilmente accessibile e da lì sono arrivati in Pakistan, sul Baltoro, i primi abitanti della regione che hanno poi fondato il villaggio di Askole.
 
Tutti si muovevano a cavallo e affrontavano i ghiacciai con spostamenti veloci in lunghe carovane. Possiamo dire che, a quei tempi, il cavallo era "il cammello dei ghiacciai".
 
Poi i ghiacciai hanno cominciato a ritirarsi. A diventare più ripidi e difficili da percorrere. Solo a piedi potevano essere superati i difficili passi. E il cavallo è sparito, lasciando il posto alle spalle dei portatori che hanno poi riempito la storia delle spedizioni su queste montagne.
 
Adesso i problemi su questi ghiacciai e in queste zone sono diversi, e amplificati dagli elevati flussi turistici con un numero di spedizioni sempre crescente: quest’anno è stato toccato il record con 90 spedizioni.
 
Parlo di problemi di rifiuti da raccogliere e incenerire in maniera adeguata al di fuori del
ghiacciaio, e anche problemi di servizi igienici per alpinisti e portatori.
 
Concordia è stato considerato uno dei punti più belli del mondo ed è oggi diventata una specie di latrina a cielo aperto, con aria maleodorante, sporcizia, e resti di improbabili toilette che vengono montate qua e là senza regole.
 
Dopo la spedizione "K2 2004" abbiamo iniziato ad occuparci di controllo e gestione dello smaltimento dei rifiuti sul Baltoro. Uno dei primi obiettivi di Kakorum Trust è stato la creazione di una piattaforma ecologica per consentire la raccolta dei rifiuti organici in appositi bidoni, da trasportare e poi smaltire fuori dal ghiacciaio.
 
Tutto molto impegnativo e tecnicamente difficile da realizzare, ma che stiamo portando avanti con fiducia. Anche la sensibilizzazione degli alpinisti sui problemi dell’ambiente, dell’acqua in particolare, è un processo lungo e che sta muovendo lentamente i primi passi.
 
Ma cosa succede quest’anno? Qualcuno ha deciso di autorizzare di nuovo l’uso dei cavalli per il trasporto dei materiali delle spedizioni fino a Concordia. Fino all’anno scorso questo era vietato.
 
E così il cavallo sta tornando sul Baltoro. Gli abitanti di Askole sono andati sull’altopiano del Dosai a comprare mandrie di cavalli e li stanno trasferendo ad Askole. Conseguenza: la pulizia del ghiacciaio diventa sempre più difficile.
 
I rifiuti organici aumentano, e a Concordia i venti del Baltoro mescoleranno probabilmente le diverse puzze rendendo l’aria ancora più irrespirabile, soprattutto quando il sole scalda il ghiacciaio.
 
Per Karakorum Trust è un altro impegno da assumere e da risolvere. Ma diventa sempre più evidente la necessità di creare un sistema partecipato di decisioni per la conservazione del patrimonio ambientale del Karakorum. La collaborazione con il Wwf e Hkkh per il piano del Central Karakorum National Park potrà essere il punto di partenza per controllare meglio questi processi.
 
Maurizio Gallo

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