AlpinismoAlta quota

Nanga: polacchi alla Rupal, trovato il francese disperso dallo scorso inverno

Nanga Parbat parete Rupal (foto Lee Harrison wspinanie.pl)
Nanga Parbat parete Rupal (foto Lee Harrison wspinanie.pl)

CHILAS, Pakistan — Un’altra spedizione oltre a quella di Simone Moro tenterà la prima salita invernale del Nanga Parbat nei prossimi mesi. Sono i polacchi Tomasz Mackiewicz e Marek Klonowski, che già l’anno scorso avevano provato la salita dal versante Rupal, fermandosi a circa 7400 metri. Nei giorni scorsi sulla stessa parete è stato ritrovato il corpo del francese Joel Wischnewski: l’alpinista, disperso da febbraio, è morto probabilmente sotto una valanga.

Stessa montagna, stessa parete e stessa via. I polacchi Mackiewicz e Klonowski, partiranno l’1 dicembre per il Pakistan, avendo nel mirino la prima salita invernale del Nanga Parbat che vorrebbero salire dalla parete Rupal e dalla via Schell, a loro avviso la più adatta e la più sicura, già percorsa dagli alpinisti l’anno scorso. Con loro dovrebbero esserci quest’anno anche i connazionali Jacek Teler e Pawel Dunaj.

Secondo quanto riferito qualche mese fa dal sito polacco Wspinanie.pl, il team vorrebbe acclimatarsi su una cima vicina al campo base, di circa 5500 metri, e iniziare a lavorare sul Nanga dopo l’inizio dell’inverno vero e proprio, segnato dal calendario. L’anno scorso Mackiewicz, sempre secondo il sito polacco, era riuscito ad arrivare a quota 7400 metri, probabilmente la quota più alta raggiunta sulla montagna in questa stagione.

Joel Wischnewski in una delle ultime foto pubblicate sul suo blog (Photo www.steepboard.com)
Joel Wischnewski in una delle ultime foto pubblicate sul suo blog (Photo www.steepboard.com)

Nelle scorse settimane intanto sempre sulla parete Rupal, è stato ritrovato il corpo del francese Joel Wischnewski disperso da febbraio scorso, quando si trovava al Nanga Parbat per tentate la prima invernale e in solitaria. Nei mesi passati le ricerche del corpo non avevano dato esito, poi da settembre gli scarponi dell’alpinista sono riemersi dal ghiaccio, alla quota di circa 6100 metri.

Secondo Explorersweb, l’uomo è stato ritrovato con la piccozza in mano, probabilmente morto sotto una valanga mentre si spostava tra un campo e l’altro. La salma è stata recuperata il 10 ottobre e sepolta vicino al campo base del Nanga Parbat. “Ora riposa in pace al Herrligkoffer il cimitero degli alpinisti” – ha dichiarato Daniel Wischnewski, fratello di Joel.

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