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Dolomiti, monitoraggio con i droni sul Gruppo del Sorapiss

Drone in volo (Photo courtesy of Wikimedia Commons)
Drone in volo (Photo courtesy of Wikimedia Commons)

CORTINA D’AMPEZZO, Belluno — Sono arrivati da Modena tre droni, dei piccolissimi velivoli che con appositi rilevatori monitoreranno la situazione nel Gruppo del Sorapiss. Dopo l’imponente frana del 1° ottobre ci sono stati numerosi altri crolli di dimensioni più ridotte in questa zona delle Dolomiti Ampezzane, l’ultimo giovedì 24.

La roccia dolomitica è nota per essere friabile e il periodo autunnale accentua questa sua caratteristica. Gli sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte, la cosiddetta escursione termica giornaliera, e in misura minore le piogge provocano fratture e rotture che comportano crolli e frane. Un fenomeno “normale” quindi durante la stagione in corso, che però non va sottovalutato.

A cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre migliaia di metri cubi di materiale si sono staccati dalla parete del Ciadin del Laudo, nel gruppo montuoso del Sorapiss, tra i comuni di Cortina d’Ampezzo e Auronzo di Cadore. A quell’ingente crollo se ne sono succeduti altri di “assestamento”, ultimo in ordine di tempo quello avvenuto durante la serata di giovedì 24.

Secondo quanto riporta Il Corriere delle Alpi, sei tecnici sono arrivati da Modena con tre droni, dei velivoli di dimensioni ridotte il cui volo è controllato da terra. Ieri, questi droni avrebbero dovuto sorvolare la zona della frana per monitorare la situazione tramite le apparecchiature a bordo, ma non è ancora stato comunicato se l’operazione sia stata effettuata o se si dovranno attendere alcuni giorni.

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