CERESOLE REALE (TO) — E’ uno dei gioielli delle nostre Alpi, a metà tra Piemonte e Val d’Aosta, con le sue cime immacolate e i verdi pascoli che hanno consentito la salvaguardia dello stambecco. Il Parco del Gran Paradiso riceve un importante riconoscimento internazionale: il Diploma Europeo per l’Ambiente.
Il diploma europeo, istituito nel 1965, viene attribuito dal Consiglio d’Europa ad aree protette che rivestano un interesse europeo eccezionale per la conservazione della diversità biologica, geologica o paesaggistica.
La consegna del prestigioso diploma è avvenuta nel quadro della Giornata europea dei parchi, che ha avuto luogo a Ceresole Reale il 22 maggio scorso. Nella stessa giornata è stato festeggiato l’ottantacinquesimo anniversario della fondazione del parco italiano.
I punti forti del parco sono stati l’adeguato livello di produzione, unito a programmi di sviluppo di ampio respiro e l’importanza riconosciuta delle specificità dell’ambiente alpino. In particolare, gioca un’importante ruolo la tutela dello stambecco.
Ma l’attenzione non si ferma sulla salvaguardia dell’ambiente. Uno sguardo più ampio si proietta anche sulla realtà regionale in cui il parco si inserisce.
Dal momento dell’assegnazione del riconoscimento, il parco naturale passa direttamente sotto l’Alto patronato del Consiglio d’Europa per 5 anni. In seguito, il diploma potrà essere rinnovato o revocato a seconda delle cambiamenti nella condizione del sito.
"E’un riconoscimento importante – ha commentato il ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio – dato ad un’area protetta che svolge una fondamentale opera di salvaguardia ambientale nel nostro Paese, rappresenta un premio rispetto al valore storico del Parco, il primo in Italia” .
Nell’ultima seduta di settembre, unitamente al parco italiano è stato premiato dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa anche il Piatra Craiului National Park in Romania.
Candida Cereda
