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Cervino, alpinista olandese morto dopo una caduta di 200 metri

Elicottero dell'Air Zermatt in azione (Photo  M.Huwyler courtesy of Wikimedia Commons)
Elicottero dell’Air Zermatt in azione (Photo M.Huwyler courtesy of Wikimedia Commons)

ZERMATT, Svizzera — Un alpinista olandese è morto sabato pomeriggio sul versante svizzero del Cervino. Il 30enne stava scendendo dalla montagna con un amico, quando si sarebbe staccata la roccia in cui si trovava l’ancoraggio da cui passava la sua corda. L’uomo è precipitato per 200 metri e i soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Secondo quanto riporta il comunicato stampa ufficiale della Polizia del Canton Vallese, due alpinisti di origini olandesi si trovavano sabato sul Cervino. Nel pomeriggio stavano scendendo dalla vetta lungo la via normale svizzera e hanno fatto una breve sosta alla Capanna Solvay, bivacco posto a 4003 metri di quota sulla cresta nord-est, la cosiddetta Cresta dell’Hörnli.

Dopo le 16 i due hanno deciso di ripartire per tornare a valle. Dalle prime ricostruzioni, il 30enne avrebbe deciso di far passare la sua corda da un punto di ancoraggio fissato nella roccia, uno spit secondo la stampa locale. Poco dopo la roccia dove era fissato l’ancoraggio avrebbe ceduto e l’uomo è precipitato per 200 metri.

I soccorritori sono giunti sul luogo dell’incidente con un elicottero dell’Air Zermatt, ma il 30enne era morto sul colpo. La salma è stata portata a valle e messa a disposizione delle autorità competenti. La Polizia Cantonale ha infatti comunicato che è stata aperta un’inchiesta per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente.

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