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Il giallo del primo cellulare sull’Everest

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KATHMANDU, Nepal — Nelle scorse ore è uscita la notizia di un nuovo record: la telefonata da cellulare Gsm più alta del mondo, effettuata da Rob Baber dalla cima dell’Everest. Ma si tratta di un vero primato?

La presunta telefonata da record è avvenuta alle 5.37 nepalesi di lunedì 21 maggio. L’alpinista inglese ha effettuato due chiamate vocali e mandato un sms dalla cima dell’Everest con il suo Motorola Z8, usando la tecnologia Gsm standard.
 
"Il cellulare mi ha aiutato, dandomi la sicurezza di saper che amici, parenti e soccorsi erano a portata di telefonata" avrebbe detto poi Baber, al rientro dalla salita.
 
Dichiarazioni di rito a parte, innanzitutto è corretto ricordare che le comunicazioni – vicine e lontane -, fino a poco tempo fa richiedevano l’uso di radio o di tecnologia satellitare.
 
Ma soprattutto, va sottolineato che l’impiego di un Gsm da quelle parti non è una novità. La prima cella Gsm è stata infatti installata dalla China Telecom nel 2003. E quindi in teoria le chiamate da cellulare erano possibili da almeno da quattro anni.
 
Forse fa comodo credere che nessuno abbia mai pensato a fare una chiamata da cellulare. Ma, ad onor del vero, pare più realistico che qualche sherpa, qualche guida tibetana, o alpinista sia già salito in cima all’Everest con un telefonino in mano.
 
Secondo le cronache del tempo, risulta che i cinesi hanno mandato un sms dalla cima dell’Everest il 21 maggio 2003. Ad inviarlo è stata la China Sohu Expedition, che per tutta la salita ha inviato aggiornamenti via Mms, peraltro con un apparecchio della stessa casa americana.
 
Non ci sono prove certe di una chiamata vocale. "Ma credo sia improbabile che in quattro anni, nessuno abbia provato a farne una dalla cima: tecnicamente non c’è motivo perchè non dovesse funzionare, se non, magari, qualche problema alla batteria", ha commentato un esperto di telecomunicazioni.
Probabilmente, il clamore intorno all’impresa di Baber, il Guinness dei Primati e l’attenzione della stampa, hanno un’origine commerciale. La Motorola, infatti, ha sponsorizzato la spedizione inglese con l’obiettivo di confermare il suo ruolo di pioniere nel campo delle telecomunicazioni.
 
"In passato abbiamo fornito la tecnologia che ha permesso di trasmettere le prime parole dalla Luna – ha detto Allen Burnes, vicepresidente della Motorola Mobile Devices per Europa, Medio Oriente, Africa e India, al portale Newsmobile -. Ora abbiamo il piacere di affermare che siamo stati i primi a consentire una chiamata cellulare dalla cima del mondo".
 
Almeno fino a prova contraria.
 
Links www.newsmobile.it. Foto: Rob Baber, courtesy of www.explorersweb.com

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