Pareti

Su e giù dal Cervino in 2 ore e 52 minuti, nuovo record per Burgada

Il versante sud del Cervino (Photo Franco courtesy of Wikimedia Commons)
Il versante sud del Cervino (Photo Franco courtesy of Wikimedia Commons)

(UPDATED 22/08) VALTOURNENCHE, Aosta — 2 ore 52 minuti e 2 secondi. Questo il tempo impiegato da Kilian Jornet Burgada per salire e scendere dal Cervino. L’atleta catalano ha affrontato l’impresa nel pomeriggio di ieri e ha battuto il precedente primato del 1995 di 22 minuti. Lo skyrunner è rimasto per alcune settimane ai piedi della Gran Becca per studiare la nuova impresa che rientra nel progetto “Summits of my life”.

“Summits of my life” è un progetto che sta impegnando Kilian Jornet Burgada a realizzare un sogno: salite veloci e in solitaria delle cime più importanti dei diversi continenti. Per il 2013 lo skyrunner catalano ha programmato Monte Bianco, Cervino ed Elbrus. Dopo l’impresa sul massiccio italo-francese, conclusasi con un nuovo record lo scorso luglio, è stata la volta del Cervino.

Burgada si è “trasferito” in Valtournenche e nelle scorse settimane ha studiato la montagna, effettuando diverse salite al fine di scegliere la via migliore lungo il versante meridionale della Gran Becca. Lo skyrunner intendeva infatti battere il record di salita e discesa di 3 ore e 24 minuti segnato dall’italiano Bruno Brunod nel 1995. Dopo aver esaminato il terreno e valutato le condizioni meteorologiche, l’atleta ha fissato il tentativo per ieri.

La partenza e l’arrivo sono state fissate alla chiesetta di Breuil-Cervinia, località ad oltre 2000 metri alle pendici del Cervino. Lo skyrunner è partito alle 15 ed è arrivato sulla vetta del Cervino, a 4.478 metri di quota, dopo un’ora, 56 minuti e 15 secondi. Conscio di poter battere il record, secondo sua stessa ammissione ai giornalisti locali al termine dell’impresa, è letteralmente “volato” verso valle in poco più di 55 minuti.

Il tempo totale di salita e discesa è di 2 ore 52 minuti e 2 secondi, 22 minuti in meno del precedente record fatto segnare nel 1995 da Brunod. Proprio Brunod era all’arrivo ad aspettare Burgada e ha dichiarato al quotidiano Aosta Sera: “Mi aspettavo che Kilian battesse il mio record, è un atleta professionista, rispetto invece ai miei tempi, in cui fare queste imprese era quasi un hobby”.

Tags

Articoli correlati

14 Commenti

  1. Della serie, se solo potessi caro Pietro, lo faresti anche tu..e se leggi bene, il Cervino, se l’e’ vissuto una decina di volte prima di correrlo …
    Grande Kilian!!

  2. Proprio il contrario, Pietro… Stare settimane a contatto con l’ambiente, studiare il terreno, fare diverse ascensioni per individuare la via migliore… e alla fine dare tutto in una performance estrema di livello assoluto…. Questo per me è un modo intensissimo di vivere la montagna! Sicuro, non è l’unico approccio possibile, ma è da rispettare in pieno!

  3. Ieri io ero là. Posso garantire che Kilian è una persona estremamente umile che sa vivere la montagna con grandissimo rispetto ed è anche in grado di trasferire questi valori alle altre persone grazie ai social network. Grande esempio, anche per la sua capacità di tramutare i sogni in realtà, lottando ogni giorno.

  4. Sicuramente un grande record con un tempo addirittura sotto le tre ore , complimenti !
    Voglio ricordare quello stabilito da Brunod nel 95 e quello di Bertoglio nel 90 …
    grandi anche loro , considerando che erano quasi dei dilettanti in confronto a lui !

  5. non bisogna confondere, questo non è alpinismo, ma una impresa sportiva strabigliante, conosco bene la via per averla percorsa, non so come abbia fatto, ma sicuramente ha volato, il tempo registrato è veramente impressionante, come lo erano del resto quelli dei suoi predecessori.

  6. Bell’impresa! Curiosità personale: qualcuno sa dirmi di preciso che via ha seguito e quali difficoltà alpinistiche ha dovuto superare?!

    1. Ha seguito interamente la via “italiana” al Cervino , quindi la cresta del Leone con partenza da Cervinia.
      l’itinerario si puo’ suddividere in tre parti :

      1° salita al Rifugio Duca degli Abruzzi , 800 mt di dislivello su strada sterrata e sentiero
      che ha percorso in circa mezz’ora ,

      2° salita alla Capanna Carrel , 1000 mt di dislivello con tratti di sentiero , altri di facile arrampicata
      e alcune corde fisse di cui una su un tratto verticale di una dozzina di metri , percorso in circa 45 minuti ,

      3° salita alla vetta con tratti di arrampicata ( max III ) e numerose corde fisse ( o catene ) , classificata AD ,
      650 mt di dislivello, che ha percorso in poco piu’ di 40 minuti , con il tempo totale di 1 ora e 56 minuti .

      Poi ha ripercorso lo stesso itinerario in discesa in poco piu’ di 55 minuti !

      Ha effettuato diverse salite e discese per imparare a memoria la parte alta e quindi la cresta , perchè in
      effetti la via è quella ed è obbligata , nei tratti piu’ facili , invece avrà potuto scegliere passaggi e scorciatoie
      che riteneva piu’ opportune . Nel tratto in discesa dal rifugio Duca degli Abruzzi a Cervinia , sicuramente ha
      “tirato diritto” il piu’ possibile, tra prati , sentiero e strada ! letteralmente “volato” come scritto nell’articolo !

  7. Sempre a criticare tutto e tutti.
    Ha fatto una bella impresa. Certamente non è alpinismo, ma non si può negare l’impresa.
    Detto questo, che divertimento avete a stuzzicarvi così? Mah.
    Vorrei vedervi all’opera voi. Che parlate ma forse manco sapete di cosa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close