Alpinismo

Perse le tracce di Pierangelo Maurizio

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LHASA, Tibet — Sono ore d’angoscia per la spedizione bergamasca che che giovedì ha raggiunto la vetta dell’Everest con Nadia Tiraboschi e David Borlini. Il loro compagno Pierangelo Maurizio risulta disperso sulla parete da tre giorni. Le ricerche, portate avanti col supporto logistico delle spedizioni commerciali, stanno passando al setaccio sia il versante Nord che il versante Sud della montagna.

L’ultima telefonata della Tiraboschi risale a ieri in tarda mattinata. L’alpinista bergamasca che giovedì ha raggiunto la vetta dell’Everest con David Borlini, ha confermato ancora una volta che di Maurizio non ci sono notizie.
 
Giovedì mattina, il gruppo "Spirito Libero" formato da Nadia Tiraboschi, David Borlini, Pierangelo Maurizio e Marco Epis è partito da 8.300 metri per raggiungere la vetta. Tutti e quattro avevano l’ossigeno. I primi due ce l’hanno fatta, toccando la cima in mattinata insieme agli altri due italiani Nives Meroi e Romano Benet. Maurizio ed Epis, invece, piuttosto affaticati, erano rimasti indietro.
 
Poi l’estenuante e lenta discesa. Gli alpinisti bergamaschi erano sfiniti. La guida Sergey Kofanov, della spedizione commerciale "7 Summits Club" di Abramov avrebbe aiutato Marco Epis, provato da una permanenza di giorni nella zona della morte, a rientrare al Colle Nord. 
 
Solo sabato mattina la Tiraboschi, Borlini ed Epis avrebbero lasciato campo 3, ad 8.300 metri, scendendo fino a campo 2 (7.700 metri) e campo 1 (7.000 metri).
 
Infine l’arrivo al campo base avanzato, da dove erano giunte notizie rassicuranti: "tutti e quattro siamo al campo base". Invece, Maurizio era stato scambiato per un altro alpinista. Lo sfinimento, la quota, la fatica avevano giocato un brutto scherzo ai suoi compagni.
 
Quando se ne sono resi conto, sono iniziate le preoccupazioni, le chiamate radio, i tentativi di rintracciarlo in ogni angolo della montagna: perfino sul versante Sud. Le spedizioni commerciali, che già hanno aiutato la spedizione durante la difficoltosa discesa, hanno messo a disposizione la loro imponente macchina logistica e il loro personale per le ricerche.
 
Ma finora, di lui non si è saputo nulla.
 
Nemmeno se ha raggiunto la vetta. La Meroi sarebbe stata l’ultima ad incontrare Maurizio. Secondo quanto riporta l’Eco di Bergamo, lo avrebbe incontrato durante la discesa, notando che "era abbastanza staccato dai compagni".
 
Maurizio, guida alpina, ha 46 anni ed è originario di Oltre il Colle. 
 
Sara Sottocornola

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