Alpinismo

La sfortuna ostacola la Kaltenbrunner

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CAMPO BASE DHAULAGIRI, Nepal — Prima le hanno rubato tutto il materiale lasciato a campo 1, mandando in fumo il tentativo di vetta. Poi la sua compagna Lucie Orsulova è stata colpita da edema cerebrale. Ma Gerlinde Kaltenbrunner non molla: tenterà la cima del suo decimo ottomila anche da sola.

Il Dhaulagiri quest’anno non perdona. Dopo la tragica conclusione della spedizione italiana di Mario Merelli e Mario Panzeri, ora la sorte se la sta prendendo con la fortissima alpinista austriaca Gerlinde Kaltenbrunner.
 
Giovedì scorso, mentre Gerlinde e la sua compagna ceca Lucie stavano salendo per il primo tentativo di cima, hanno trovato un’amara sorpresa a campo 1: un grosso buco nella neve al posto della tenda piena di materiale che avevano depositato nei giorni precedenti.
 
"Non c’era più nulla – racconta Gerlinde -. Sacchi a pelo, stoviglie, tenda, materassi, fronelletti. Non mi era mai capitata una cosa del genere". Ma chi può aver compiuto un simile gesto? La Kaltenbrunner è laconica "Forse qualcuno dei team che ha abbandonato il campo base ha preso la tenda per sbaglio". 
 
Fortunatamente al campo 1 c’era dell’altro materiale, abbandonato o perso dalle spedizioni che hanno lasciato la montagna, così le due ragazze hanno potuto evitare la discesa. Hanno dormito nella tendina singola dove avevano intenzione di bivaccare a campo 3. E il giorno dopo hanno proseguito fino campo 2, a 6.600 metri di quota, dove hanno pernottato prima di attaccare uno dei tratti più impegnativi della montagna.
 
"Erano 800 metri di misto quasi verticali – racconta Gerlinde -. Le condizioni del ghiaccio e della roccia non erano delle migliori e una bufera ci ha investito improvvisamente. Siamo arrivate esauste e infreddolite a quota 7.400 metri, dove abbiamo bivaccato".
 
"Lucie, in particolare, era senza forze – prosegue l’alpinista austriaca -. Il giorno dopo non riusciva quasi a parlare nè a bere e aveva forti problemi di equilibrio. Tentare la vetta era impossibile, e abbiamo dovuto scendere. Per fortuna, le sue condizioni miglioravano man mano che ci abbassavamo di quota. Ma al base era davvero distrutta".
 
L’avventura sul Dhaulagiri per l’alpinista ceca si chiude quindi così: sarebbe troppo rischioso salire nuovamente di quota. Ma per la Kaltenbrunner, è tutta un’altra storia: non ha alcuna intenzione di mollare.
 
“Tenterò la cima domenica o lunedì – dichiara sul suo sito web -. Qui c’è ancora un piccolo gruppo di spagnoli: se verranno con me bene, altrimenti salirò da sola".
 
Sara Sottocornola

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