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Incidente mortale sul Cervino: era un escursionista male equipaggiato

Cervino (photo courtesy M. Soregaroli)
Cervino (photo courtesy M. Soregaroli)

CERVINIA, Aosta (Updated 16 luglio) — Era un escursionista e non una guida alpina l’uomo morto ieri mattina sul Cervino. L’uomo, di nazionalità austriaca, secondo quanto riferito dalle Guide del Cervino, stava salendo al Colle del Leone senza ramponi e slegato, insieme a tre amici. E’ scivolato su un traverso a 3700 metri di quota, ed è precipitato per 300 metri trovando la morte.

“Era un escursionista e non una guida alpina la persona  morta ieri sul Cervino – precisano oggi le guide alpine del Cervino, che si sono occupate dei soccorsi -. Si trovava con tre amici, stavano traversando per salire sul Colle del Leone e raggiungere la Capanna Carrel. Era mal equipaggiato perchè senza ramponi, era slegato e  stavano salendo ad ora tarda, era già mezzogiorno”.

“L’incidente è successo nei pressi della Testa del Leone – racconta la guida alpina Mauro Soregaroli, che ha assistito ai soccorsi dal rifugio Teodulo sul Plateau Rosa, di fronte al Cervino -. Il luogo dell’incidente si trova sulla via normale italiana: lì c’è un tratto esposto dove l’alpinista è scivolato, finendo in un canale. Non è un passaggio difficile ma è un punto dove se cadi, non ti fermi più. Ho assistito a diverse fasi di recupero da parte dell’elicottero sul piccolo nevaio sotto il colle del Leone”.

Dopo la vittima sono stati recuperati i compagni di salita, illesi. Oltre alle Guide del Cervino, sul posto sono intervenuti il Soccorso alpino valdostano con i finanzieri del Sagf di Cervinia.

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3 Commenti

  1. Ho assistito anch’io ai soccorsi dal rifugio Duca degli Abruzzi , i quattro austriaci erano passati dal rifugio
    verso le nove e i gestori li avevano decisamente sconsigliati di salire al Cervino … due ore dopo è successo
    l’incidente appena prima di raggiungere il colle del Leone . è un tratto insidioso con la neve , ma lo sarebbe
    stato anche quasi tutto il resto della salita , per la molta neve ancora presente sulla montagna .

  2. e ora c’è l’elicottero , ma quanta fatica, e anche quanti morti , un tempo, per recuperare presuntuosi come costoro

    1. Si è vero , adesso i soccorritori faticano sicuramente meno , ma comunque rimane rischioso
      lo stesso , specialmente con poca visibilità o con vento …
      Ho visto nell’altro articolo che solo due giorni dopo sono stati recuperati due alpinisti,
      questa volta polacchi che erano in difficoltà nella discesa …

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