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Ev-K²-Cnr protagonista alle Nazioni Unite

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NEW YORK, Usa — Preziose ma fragili. Le aree remote e d’alta quota sono altamente minacciate dai cambiamenti climatici e necessitano sempre più di azioni per lo sviluppo sostenibile. Il Comitato Ev-K²-Cnr, che da vent’anni svolge attività d’eccellenza in queste zone, domani si farà loro portavoce alle Nazioni Unite in occasione della riunione della Comissione Sviluppo Sostenibile.

Le aree remote e d’alta quota rappresentano il 27 per cento dell’intera superficie terrestre e ospitano il 22 per cento della popolazione umana. Da loro, poi, dipende il resto del mondo per fattori chiave come acqua, energia, biodiversità, turismo.
 
A fronte del loro ruolo fondamentale nell’equilibrio del pianeta, queste zone trovano difficoltà ad intraprendere il sentiero dello sviluppo sostenibile a causa dell’estrema fragilità ambientale, dell’inaccessibilità del territorio e della carenza di infrastrutture.
 
Da tempo si discute della necessità di progetti di cooperazione internazionale che coinvolgano diversi partner e intreccino scienza, sviluppo e tutela ambientale. Una strada che il Comitato Ev-K2-Cnr persegue da tempo con risultati d’eccellenza, ricevendo riconoscimenti internazionali sempre più prestigiosi fino all’accreditamento al Governing Council dell’Unep, il programma ambientale delle Nazioni Unite, nel febbraio scorso.
 
Una posizione che gli permette di portare all’attenzione internazionale i temi ambientali e di sviluppo più attuali, come accadrà proprio domani, 9 maggio, a New York in occasione della 15esima riunione della Comissione Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Per l’occasione il Comitato ha promosso il side event dal titolo: "Climate change and Sustainable Development in high altitude and remote areas".
 
L’importanza della ricerca istituzionale e il ruolo chiave del settore privato, la storia di iniziative d’eccellenza in regioni remote e le più impellenti necessità di Himalaya, Karakorum, Alpi, Carpazi e altre zone montuose del mondo saranno fra i temi affrontati durante la tavola rotonda, presieduta dal ministro plenipotenziario del Mae Giorgio Sfara.
 
Alla tavola rotonda siederanno autorità internazionali facenti capo all’Unep, all’Eurac (Accademia Europea di Bolzano), al Parlamento italiano, al Cnr, all’unità di ricerca Ev-K2-Cnr, alla Nepal Academy of Science and Technology, nonché autorità austriache, ceche e pakistane.
 
Il side event, che avrà luogo alle 13.15 in una delle sale più prestigiose delle Nazioni Unite, è organizzato dalla Direzione generale cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri italiano e dal Comitato Ev-K²-Cnr, con la collaborazione con l’Unep Iscc (Interim Secretariat of the Carpathian Convention), l’Eurac (Accademia Europea di Bolzano), il Gruppo Amici della montagna del Parlamento italiano, e con il supporto del Ministero degli affari esteri e del Ministero dell’Ambiente italiani.
 
 

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