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Guide alpine e abusivismo, un'indagine sulle Alpi Orientali

Guide alpine in costume tradizionale - Indagine Altitudini.it (Photo www.altitudini.it)
Guide alpine in costume tradizionale – Indagine Altitudini.it (Photo www.altitudini.it)

PIEVE DI CADORE, Belluno — Guide alpine, finte guide e guide variatamente qualificate: nel panorama di chi accompagna la gente in montagna vige un’evidente confusione di competenze, professionalità e legalità. Seppure la legge italiana riconosca una sola figura professionale abilitata ad accompagnare e ad insegnare le attività dell’alpinismo – la Guida alpina – ci troviamo di fronte a una situazione ingarbugliata nella quale l’abusivismo si mimetizza spesso indisturbato nelle zone d’ombra lasciate dai buchi di leggi nazionali e regionali. La questione è stata sollevata lo scorso inverno dal presidente del Collegio regionale Guide alpine del Veneto, Lio De Nes, che ha diffidato un inglese per essersi spacciato come professionista quale non era.

Se la sicurezza totale in montagna, come in tutte le attività all’aperto, non può essere garantita per definizione al cento per cento, è anche vero che la guida alpina è l’unico professionista la cui competenza nel valutare le condizioni dell’ambiente è certificata, a seguito di un duro percorso formativo. Imbraghi, neve e ghiaccio sono peculiarità del lavoro di Guida alpina, di conseguenza arrampicata in montagna, alpinismo, sci fuoripista ma anche ciaspole dovrebbero essere suo appannaggio nell’insegnamento.

Fatta esclusione per l’associazionismo Cai, nell’ambito del quale gli istruttori possono accompagnare i soci nelle attività di montagna nell’ambito dei loro corsi di alpinismo, le altre figure “guida” vanno ben identificate da chi volesse usufruirne in montagna, vale a dire dai clienti. Il rischio è quello di essere truffati e finire con l’ingaggiare finti professionisti, come nel caso sollevato da Lio De Nes, presidente del Collegio delle Guide alpine venete, lo scorso inverno.

De Nes aveva inviato una lettera di diffida ad una finta guida alpina inglese per aver ripetutamente promosso l’accompagnamento in montagna in attività di esclusiva competenza delle guide alpine.
L’episodio è stato spunto per un’indagine condotta dal sito Altitudini.it, il quale ha interpellato sulla questione i presidenti dei Collegi Guide alpine di Veneto, Trentino e Alto Adige, rispettivamente lo stesso De Nes, Flavio Moroder e Martino Peterlongo. Una panoramica sui problemi dell’abusivismo affrontata dal punto di vista dei professionisti della Alpi Orientali.

“Le segnalazioni si moltiplicano in questa stagione di escursioni su terreno innevato – diceva in un’intervista dello scorso inverno De Nes, come riportato dal Blog Magazine Altitudini.it -. Tutti organizzano tutto. A pagamento… naturalmente. Le gite con le ciaspe, ad esempio, vengono promosse da tutti, indistintamente. Alla faccia di chi ha le carte in regola per poterlo fare, e cioè delle guide alpine. Tolleranza zero davanti a situazioni palesi di abusivismo da parte di chiunque: singole persone, associazioni o agenzie. Ogni segnalazione supportata da prove farà scattare la diffida”.

La tematica è delicata e richiede molti distinguo, tanti quasi quanti sono i Collegi regionali delle Guide alpine italiane, potremmo dire, visto che la regolamentazione di alcune attività è lasciata al giudizio delle singole regioni. Tuttavia non stiamo parlando di questioni che riguardano la sola categoria delle Guide alpine, che si trovano a dover difendere un campo di lavoro sempre più risicato ai margini dall’avanzata di finti professionisti o mestieranti. L’interesse è collettivo, dal momento che chiama in causa le tematiche della sicurezza, prima di tutto quella del cliente che si affida a una guida pensando che abbia le competenze per portarlo in montagna.

In attesa di affrontare l’argomento in modo più esteso ed esaustivo, magari con il nostro programma “A Passo di Guida – In montagna con le guide alpine della Lombardia”, segnaliamo l’interessante inchiesta sul tema condotta sul Blog Magazine Altitudini.it

 

Link  www.altitudini.it/guide-alpine-chi-sono-gli-abusivi/

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