Cronaca

Valanga in Alta Valcamonica, due scialpinisti in gravi condizioni

TEMÙ, Brescia — Sono ricoverati in ospedale i due scialpinisti estratti sabato pomeriggio da una valanga caduta sulle montagne di Temù, nell’Alta Valle Camonica. Il più grave di loro è stato estratto in arresto cardiaco e rianimato, ma le sue condizioni sono ancora critiche. A dare l’allarme i due compagni che erano con loro, che fortunatamente non sono rimasti sepolti.

A pochi mesi dalla valanga che ha travolto e ucciso due scialpinisti sulle montagne di Temù, un nuovo distacco nevoso sulle vette sopra il paese della provincia di Brescia ha fatto temere il peggio per altri due scialpinisti. Secondo il comunicato stampa del Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo (Sasl), il gruppo era composto da quattro uomini della provincia di Bergamo che sabato mattina stava salendo verso Cima Calotta, vetta del Gruppo dell’Adamello che raggiunge i 3225 metri di altitudine.

Poco dopo mezzogiorno, mentre il gruppo si trovava a circa 3100 metri di quota, una valanga delle dimensioni di circa 250 metri di larghezza per 500 di lunghezza si è staccata dalla montagna. Due scialpinisti sono riusciti subito a liberarsi e hanno dato l’allarme per i compagni ancora dispersi. Sul posto sono intervenute le eliambulanze da Sondrio e da Trento, con a bordo i tecnici di elisoccorso del Cnsas, e le squadre di terra della V Delegazione Bresciana e del Soccorso alpino del Trentino, nonchè il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i carabinieri della stazione di Ponte di Legno.

Solo dopo un’ora e mezza di ricerche i due scialpinisti sono stati estratti dalla neve in gravissime condizioni e trasportati con l’elicottero in ospedale. Il primo estratto è stato ricoverato a Trento, dove si trova tuttora in prognosi riservata, ma, secondo la stampa bergamasca, avrebbe ripreso conoscenza. Critiche invece le condizioni del secondo uomo che è stato estratto in arresto cardiaco. Dopo le manovre di rianimazione, è stato portato al Civile di Brescia dov’è tuttora ricoverato nel reparto di rianimazione.

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