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Siachen, verso il Parco “Scientifico

Prosegue senza sosta l’opera di sensibilizzazione e di dialogo del Comitato EV-K2-Cnr e degli “Amici della Montagna” del Parlamento italiano, in favore di un Parco della Pace sul ghiacciaio del Siachen – situato sul confine conteso tra l’India ed il Pakistan.

Gli esperti del programma internazionale “Global Land Ice Measurement from Space” (Glims) che da qualche tempo promuovono il medesimo tema -con l’intento di dichiarare l’area del Siachen non solo un Parco della Pace, ma un Parco “Scientifico” della Pace – si sono dati appuntamento questa mattina nella sala Poli di Palazzo Marini, a Roma , con i membri dell’informale gruppo di lavoro italiano ed esperti sia pakistani, sia indiani.

L’incontro volto a preparare il “Karakorum Science Project Workshop” che si terrà in Pakistan, tra maggio e giugno 2006, ha fatto emergere il ruolo chiave del gruppo di lavoro italiano, nel sostenere il progetto, soprattutto nelle sedi politiche e diplomatiche pakistane. Il forte legame storico, esplorativo e scientifico tra Italia e Pakistan, che ha radici lontane e risale alle prime spedizioni del ‘900, si è infatti concretizzato nel tempo, in una serie di incontri istituzionali e iniziative, tra cui il prestigioso Karakorum Trust; progetto che intende tutelare e valorizzare la regione del Baltistan, nel Nord del Paese.

Il recente terremoto nella zona contesa del Kashmir – e non solo -, ha creato, comprensibilmente, una piccola battuta d’arresto nel processo di dialogo fra i due Paesi, ma a detta dei rappresenatnti presenti a Roma, ripartirà in primavera, subito dopo aver fronteggiato le più gravi emergenze.

Il tavolo di lavoro in calendario per questa primavera sarà finanziato da fondi americani, così come confermato dai professori universitari John Shroder e Michael Bishop, della University of Nebraska, e darà al progetto, che intende accellerare il processo di pacificazione fra India e Pakistan, una particolare connotazione scientifica nella gestione di questi fragili territori di montagna.

Diverse le aree in programma: si va dalla Geofisica alla Geomorfologia, dalla Scienza che studia il clima, all’Agricoltura fino al Turismo. In discussione e di particolare interesse anche la improbabile possibilità di installare in questi territori dei dispositivi Gps, capaci, come noto, di rilevare i test nucleari sotterranei.

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