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Lo Scarason protagonista a Sirtori, con Alessandro Gogna e Fulvio Scotto

Scarason
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SIRTORI, Lecco — Sarà il trionfo delle montagne poco consciute e delle storie di un alpinismo d’altri tempi la serata del 14 marzo presso Df Sport Specialist di Sirtori: sullo sfondo si staglierà lo scarason, con la sua suggestiva storia narrata da un avvincente lungometraggio. La serata, inserita nel ciclo “A tu per tu con i grandi dello Sport”, avrà come ospiti Fulvio Scotto e Alessandro Gogna, che sveleranno i segreti dello Scarason, strapiombante cima del gruppo del Marguareis nelle Alpi Liguri, ha rappresentato il mito alpinistico delle Alpi del Sud per oltre mezzo secolo ed ancora oggi resta una parete assai temuta ed affrontata solo da scalatori di punta.

Nessuno forse, meglio di Scotto, conosce questa parete: ne ha compiuto la quarta salita nel 1982 e vi ha tracciato due vie nuove, la Via Diretta nel 1987 e “La Tana del Drago” nel 2011. Nel febbraio 2012 l’alpinista ha pubblicato anche un libro, “Scarason”, edito da Versante Sud: un volume tanto bene riuscito che ha costituito l’irresistibile pretesto per trarne una interessantissima pellicola. Il film, che dura 56 minuti nel progetto del cairese Angelo Siri, lui pure accanito alpinista con alle spalle quasi quarant’anni di scalate, presenta l’esplorazione del Massiccio del Marguareis con ampie e spettacolari riprese panoramiche, ed in particolare narra del primi tentativi allo Scarason attraverso una ricca documentazione fotografica, raccogliendo le emozionanti testimonianze dirette dei protagonisti.

Il film verrà proiettato alla serata di Bevera di Sirtori, che si svolgerà alle ore 20 di giovedì 14 marzo 2013 presso il punto vendita di df Sport Specialist, cercando di svelare le bellezze, non ancora pienamente conosciute ed apprezzate, delle Alpi sud occidentali, dove lo Scarason domina come montagna superba e paradigmatica.

I primi ad osare metter mano su questa parete, per un’esplorazione che potesse propiziare un tentativo, furono proprio dei savonesi, Carlo Aureli ed Elio Mastroianni, a metà degli anni cinquanta. A loro seguirono, per anni, altri avventurosi tentativi di cordate piemontesi, ma la parete fu superata per la prima volta solamente nel 1967 da Alessandro Gogna e Paolo Armando, con sei giorni complessivi di scalata estrema, cui Gogna ha dedicato un ampio capitolo nel suo libro “Un alpinismo di ricerca”, che contribuì a mitizzare le difficoltà di questa ascensione.

Dopo di loro pochi altri tra i maggiori nomi dell’alpinismo sud occidentale sono riusciti a salirla. Per la prima ripetizione però fu necessario attendere ben undici anni, ed essa riuscì infine al fortissimo monregalese Gianni Comino, dopo alcuni tentativi. In seguito, distanziati nel tempo, altri grandi quali il torinese Marco Bernardi ed il francese Patrick Bèrhault (in cinque giorni!) nell’inverno 2001, con i connazionali Patrick Gabarrou e Philippe Magnin, quindi altri grandissimi esponenti dell’alpinismo transalpino moderno, quali Yannick Graziani, Stèphane Benoist con la moglie Laura Baretge, unica donna a tutt’oggi ad aver salito la parete. Per avere una seconda linea di salita (quattro giorni in parete per i liguri Fulvio Scotto, Andrea Parodi e Sergio Calvi) bisognerà attendere il 1987, ben vent’anni dopo la prima ascensione della parete.

Il savonese Fulvio Scotto pratica l’alpinismo estivo e invernale, sovente in solitaria, da trentacinque anni, con particolare attenzione ai grandi itinerari storici delle Alpi. La sua attività più significativa resta però l’alpinismo esplorativo tra le montagne sud occidentali, Alpi Liguri, Marittime e Cozie, con oltre un centinaio di vie nuove su roccia e su ghiaccio. Dal 1991 è Accademico del Cai e del Gism (gruppo italiano scrittori di Montagna) ed inoltre Full Member dell’Alpine Club Britannico.

A conclusione della serata Sport Specialist offrirà a tutti gli intervenuti il consueto e saporito buffet a base di ravioli e salame. Il negozio rimarrà opportunamente aperto fino alle ore 22.

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