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Prima invernale al Broad Peak, ancora nessuna traccia dei dispersi

Il Team polacco al Broad PeakUpdated (6/03 17:15) SKARDU, Pakistan – Ancora nessuna notizia di Maciej Berbeka e Tomasz Kowalski, i due alpinisti dispersi sul Broad Peak che insieme a Adam Bielecki e Artur Małek hanno compiuto ieri la prima salita invernale al Broad Peak. In base agli ultimi aggiornamenti pubblicati oggi pomeriggio sul sito del team polacco, l’ultimo contatto con loro da parte del capospedizione Krzysztof Wielicki risale a questa mattina alle 3. Oggi un portatore d’alta quota pakistano è arrivato a 7700 metri di quota senza avvistarli. La prossima notte alcuni membri della squadra si fermeranno a 7000 metri, ma domani, in previsione del peggioramento del tempo, dovrebbero ridiscendere tutti.

Secondo le prime informazioni Kowalski e Berbeka avrebbero bivaccato la notte scorsa, durante la discesa, al passo tra la cima vera e l’anticima del Broad Peak, a 7900 metri di quota. Bielecki e  Małek invece erano riusciti a scendere a campo 4, a 7400 metri. Sul sito della spedizione Artur Hajzer alle 2 del mattino ora pakistana dava notizia della discesa, ma poche ore dopo, durante la mattina, i media polacchi avevano iniziato a parlare di problemi nella discesa e di preoccupazione per gli alpinisti rimasti indietro. Poi col passare delle ore, le preoccupazioni sono cresciute, soprattutto per la mancanza di contatti con i due.

“In base a quanto riferito dal canale tv polacco TV tvn24  – aveva detto Jan Komorowski a Explorersweb –  (nell’aggiornamento delle 7 del mattino orario di Varsavia) Artur Hajzer avrebbe affermato che Maciej starebbe scendendo, ma che non avrebbero informazioni sulla situazione di Tomasz. Probabilmente è molto dura e loro sono entrambi esausti. Ho inteso che è stato da solo al bivacco, ma non ne sono sicuro”.

Di fatto ad essere dispersi  al momento sono entrambi gli alpinisti. Sono andati loro incontro due portatori d’alta quota, Haheen Baig e Amin Ullah, che aspettavano al base insieme al capo spedizione Krzysztof Wielicki. L’ultimo aggiornamento di oggi pomeriggio spiegava che uno dei due è riuscito a salire fino a 7700 metri senza però trovare traccia dei due polacchi. Artur Małek e Kerim Nayyata dovrebbero fermarsi questa notte a 7000 metri di quota, mentre Adam Bielecki starebbe scendendo verso il base. Domani in ogni caso, tutti dovrebbero rientrare in quanto le previsioni meteo preannunciano l’arrivo di una perturbazione.

Maciej Berbeka, Adam Bielecki, Artur Małek e Tomasz Kowalski sono partiti il 5 marzo alle 5.15 del mattino da campo 4, posto a 7400 metri di quota. Dopo oltre 12 ore di marcia sono arrivati in cima agli 8.047 metri del Broad Peak: la vetta l’hanno raggiunta tra le 17.30 e le 18, ora pakistana. Quindi hanno iniziato la discesa.

Per Maciej Berbeka il Broad Peak è il terzo ottomila raggiunto d’inverno, dopo Manaslu nel 1984 (partenza della spedizone nell’autunno del 1984) e Cho Oyu nel 1985. Tomasz Kowalski, 27 anni di Varsavia, ha all’attivo diverse salite sulle Alpi, Ande, Alaska, Pamir e Tien-Shan.

 

 

Info e foto: http://polskihimalaizmzimowy.pl

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5 Commenti

  1. Notizie da paura: 647 metri in 12 ore = 54 metri all’ora. Vetta al tramonto. Bivacco notturno sul colle. Gruppo diviso. Da gelare le ossa. Molto bravi i Pakistani. Speriamo.

  2. A questo punto ci vuole un miracolo.
    Ricordo che Simone Moro rinunciò molto vicino alla vetta a metà pomeriggio, per non rischiare di rimanerci.
    Tornare a casa è la vera vittoria!

  3. Grande tristezza nel cuore. Su quella montagna ci sono stata fin ad una certa quota. Piccolo ottomila ma severo. Là giace già una cara amica. Non ci sono altre parole.

  4. Ricordo una frase detta da chi non so: Raggiungere la cima è facoltativo…..tornare indietro è obbligatorio!Purtroppo spesso non è così.

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