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Polacchi al Broad Peak: "guerrieri del ghiaccio" pronti alla carica

Broad Peak (Photo polskihimalaizmzimowy.pl)
Broad Peak (Photo polskihimalaizmzimowy.pl)

SKARDU, Pakistan — Si avvicina il momento di un nuovo tentativo di vetta per la spedizione polacca impegnata nella prima invernale al Broad Peak, ottomila del Karakorum. Le ultime previsioni meteo parlerebbero di venti moderati sulla montagna nelle giornate del 4 e del 5 marzo, quelle più indicate quindi, per trovarsi ad altissima quota e provare la cima. Tempo permettendo gli alpinisti partirebbero dal campo base tra l’1 e il 2 marzo: il morale è tornato alto, e i “guerrieri del ghiaccio” – per dirla con le parole del capo spedizione Krzysztof Wielicki – sono pronti al freddo e al vento.

A metà febbraio Adam Belecki e Artur Małek erano arrivati circa a 200 metri dalla vetta del Broad Peak, con i suoi 8047 metri il dodicesimo monte più alto della terra. Il tentativo di vetta però era stato fermato dai crepacci che li separavano dalla cima e che li avevano convinti a rinunciare. Erano tornati al campo base anche Maciej Berbeka e Tomasz Kowalski che avevano raggiunto quota 7400 metri. Da allora ad oggi il team polacco guidato dal capo spedizione Krzysztof Wielicki è rimasto ad aspettare, “ammazzando il tempo” con un trekking fino alle pendici del K2. “In estate sarà un’ora di cammino sulla morena – hanno scritto i polacchi sul blog della spedizione commentando la camminata -. Adesso che la morena è coperta di neve e i crepacci diventano invisibili, il nostro viaggio è diventato simile a una camminata in un campo minato”.

L’attesa, che ha abbattuto il morale degli alpinisti, fortunatamente potrebbe finire a breve, già alla fine di questa settimana. Le nuovi previsioni meteo infatti, parlerebbero di una nuova finestra di bel tempo, o quanto meno di due giorni con venti meno forti in cima, quelli di lunedì e martedì della settimana prossima. Per sfruttarli e tentare quindi di portare a termine la prima scalata nella storia dell’ottomila del Karakorum, i polacchi dovrebbero partire dal base dopo domani, venerdì 1 marzo.

“Di nuovo, torniamo a vivere – scrive Kowalski -. Non è un segreto che lentamente stavamo perdendo la speranza, tanto più che il capo non aveva intenzione di aspettare qui fino a primavera per attaccare la cima. Lui dice che i ‘guerrieri del ghiaccio’ devono essere preparati al vento e al freddo”, e noi lo siamo! Ora più che mai. Aspettiamo solo per il segnale ‘carica!'”.

Info e foto:  polskihimalaizmzimowy.pl

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