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Allarme del Wwf: turismo alpino insostenibile, troppa neve artificiale

Neve artificiale (Photo courtesy www.snowboarditalia.it)
Neve artificiale (Photo courtesy www.snowboarditalia.it)

ROMA — Le piste da sci sono coperte al 70% da neve artificiale, con uno “spreco” di acqua di ben 95 milioni di metri cubi: ecco le cifre-bandiera utilizzate dal Wwf nel suo più recente allarme ambientale. La nota associazione ha lanciato, nei giorni scorsi, un appello a cambiare il modello di turismo montano attualmente esistente.

L’impatto ambientale delle settimane bianche non è più sostenibile. Questa la filosofia del Wwf presentata nel report “Alpi da vivere, la risorsa turismo” diffuso in occasione della Bit.

Secondo le cifre diffuse dall’associazione, i 4.700 km di piste italiane consumano, oltre a un’esorbitante quantità di acqua, 600 GWh di energia all’anno per un costo di circa 136.000 euro per ettaro di pista. Oggi in 57 delle 666 località sciistiche alpine non si può contare sui 30 centimetri minimi di neve per i tre mesi necessari ad assicurare la sopravvivenza nella stagione invernale

Si tratta, secondo il WWF, di un modello totalmente incompatibile con la situazione delle Alpi, dove le temperature stanno gradualmente aumentando a causa del cambiamento climatico.

Le chiavi di volta per far partire un “nuovo turismo alpino” sono, secondo il Wwf: bellezze naturali, specie carismatiche alpine come orsi, lupi e linci, fruizione della montagna in tutte le stagioni. Il wwf ha anche stilato un decalogo di proposte per il truismo sostenibile delle Alpi:

1) ACQUA: Gestire l’acqua secondo le Direttive europee in particolare per quanto riguarda l’innevamento artificiale – 2) BANCA DATI NEVE: istituire una banca dati sulle precipitazioni nevose – 3) LINEE GUIDA SOSTENIBILITA’: promuovere linee guida a livello alpino – 4) PIANI PER IL TURISMO: redigere piani partecipati di sviluppo turistico a livello regionale – 5) NATURA 2000: rispettare le prescrizioni indicate per le Zone a protezione Speciale per la conservazione della biodiversità – 6) CONVENZIONE ALPI E SCI: stop a nuovi impianti al di sotto dei 1.300 metri e riconversione dell’esistente – 7) FINAZIAMENTI: finanziare le iniziative previste dalla Convenzione delle Alpi – 8) ENERGIA: favorire iniziative amiche del clima per il risparmio energetico – 9) SPORT: redigere linee guida per le attività outdoor per diminuire gli impatti sulle aree naturali – 10) TURISMO E SPECIE: valorizzare la presenza di orsi, lupi e linci in chiave turistica.

 

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