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Ghiacci polari, quasi 350 miliardi di tonnellate in meno all’anno

Uno dei mari dell'Antartide (Photo courtesy of www.viaggiareliberi.it)
Uno dei mari dell’Antartide (Photo courtesy of www.viaggiareliberi.it)

LEEDS, Gran Bretagna — Sempre meno ghiaccio sulle calotte polari. Un recente studio pubblicato sulla rivista Science afferma che la perdita di massa dei ghiacciai dei poli è triplicata rispetto a vent’anni fa con una perdita annua pari a 344 miliardi di tonnellate. Questo processo contribuirebbe per il 20 per cento all’aumento del livello dei mari.

Negli ultimi decenni l’aumento considerevole dello scioglimento dei ghiacci artici e antartici ha destato grande preoccupazione. Nonostante innumerevoli studi, gli scienziati non sono mai riusciti ad accordarsi su un unico modello che potesse stabilire l’andamento di questo fenomeno. Stime diverse davano infatti differenti risultati rispetto alla diminuzione o all’aumento del bilancio di massa, ovvero del ghiaccio a livello globale. Le discordanze tuttavia erano dovute principalmente al sistema di rilevamento utilizzato per reperire i dati, rilievi effettuati dai satelliti in momenti diversi e con metodologie differenti.

Andrew Shepherd, dell’Università britannica di Leeds, ed Erik Ivins, scienziato del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, hanno coordinato lo studio di un team internazionale composto da 47 esperti. I ricercatori hanno analizzato le immagini scattate nel periodo compreso tra il 1992 e il 2011 riferite a tre indici satellitari: altimetria, interferometria e gravimetria.

Combinando i dati dei tre metodi, il team è stato in grado di calcolare il tasso di perdita di ghiaccio in Groenlandia, Antartide orientale e occidentale e penisola Antartica che ammonta a 344 miliardi di tonnellate all’anno. Analizzando le singole regioni, i ricercatori hanno notato che l’Antartide orientale è l’unica zona in cui si registra una crescita del ghiaccio, ma questo aumento non compenserebbe le perdite delle altre aree.

Grazie a questo studio, pubblicato la scorsa settimana sulla rivista Science, i ricercatori sono anche stati in grado di stabilire quanto lo scioglimento del ghiaccio polare abbia influito sull’innalzamento del livello dei mari. A partire dal 1992 il fenomeno ha contribuito per 11,1 millimetri alla crescita delle acque marine di tutto il globo, pari a circa il 20 per cento dell’aumento globale nel periodo.

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