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Alpi francesi: la bufera blocca i soccorsi per 3 alpinisti italiani dispersi sugli Écrins

Dôme de neige des Écrins sul versante nord della Barre des Écrins nel massiccio omonimo (Photo courtesy of www.altituderando.com)
Dôme de neige des Écrins sul versante nord della Barre des Écrins nel massiccio omonimo (Photo courtesy of www.altituderando.com)

(Updated) PELVOUX, Francia — Nessuna notizia dei tre alpinisti italiani che sono bloccati da ieri pomeriggio sul Dôme de neige des Écrins a causa di una tempesta di neve. Le condizioni meteo proibitive sia per un recupero con l’elicottero che per un recupero a piedi, hanno impedito ai soccorritori francesi di intervenire sia ieri che oggi.  Con i dispersi non ci sono contatti ormai da 16 ore: le squadre stanno cercando di salire con gli sci al rifugio Cezanne, ma le numerose valanghe in zona e la bufera stanno rendendo molto pericolosa la salita. Anche l’elicottero è in attesa di effettuare un nuovo tentativo nelle prossime ore.

Non è certa, al momento, l’identità dei tre alpinisti dispersi. Secondo le ultime indiscrezioni trapelate sulla stampa, si tratterebbe di un 32enne genovese, un alpinista di Milano e uno di Genova.

I tre italiani erano partiti domenica mattina per scalare la cima di 4015 metri facente parte delle montagne del massiccio degli Écrins, nel dipartimento dell’Isère, lungo la goulotte Gabarrou-Marsigny, valutata molto difficile: secondo quanto riferito dai francesi, per completarla ci vogliono dalle 7 alle 9 ore in condizioni di bel tempo e di buon allenamento.

Secondo la stampa francese, durante la salita sono stati investiti da una tempesta di neve che non ha permesso loro di tornare indietro. Bloccati a circa 3900 metri di quota, e costretti ad un bivacco in una buca, solo ieri mattina sono riusciti a dare l’allarme ai propri familiari in Italia i quali a loro volta hanno contattato i soccorsi in Francia.

Secondo il Secolo XIX, il trio si trovava a circa 4-5 calate in corda doppia dalla base della parete, dove inizia la discesa nella neve sino al rifugio dove i soccorritori hanno creato un punto d’accoglienza.

Il Peloton de gendarmerie de haute montagne (Pghm) di Briançon ha tentato di raggiungere la zona con l’elicottero, ma la scarsa visibilità non ha permesso di avvicinarsi. I 4 tecnici a bordo sono stati quindi scaricati presso il Refuge du Glacier Blanc, struttura posta a 2542 metri. Da qui i soccorritori hanno tentato di raggiungere a piedi gli alpinisti per poi accompagnarli a valle, ma le condizioni meteo erano talmente proibitive che sono dovuti tornare indietro una volta giunti a 3400 metri di quota.

Il capitano del Pghm di Briançon, Nicolas Colombani, ha dichiarato alla stampa che le condizioni attuali “sono molto favorevoli al distacco di valanghe a causa del forte vento e delle abbondanti nevicate” e non permettono un avvicinamento sicuro nè con l’elicottero nè a piedi. “I tre alpinisti in difficoltà – ha aggiunto Colombani – erano ben equipaggiati ed esperti secondo le informazioni che abbiamo raccolto dalle loro famiglie. Il problema è che la loro posizione è cambiata dal mattino di ieri. Hanno infatti avvisato i familiari che stavano cercando di scendere da soli.”

“É rischioso – ha concluso il capitano -, Noi siamo pronti ad intervenire non appena le condizioni ce lo permetteranno e avremo notizie più precise su dove si trovino”. Secondo la stampa francese oggi ci potrebbero essere delle schiarite o una tregua nella perturbazione che sta colpendo la zona e i soccorritori del Pghm potrebbero approfittarne per tentare il recupero.

L’ultimo contatto con gli alpinisti, secondo quanto riferisce l’Ansa, risale a ieri. “Abbiamo provato ancora a contattarli oggi – hanno detto questa mattina i gendarmi francesi – ma i telefoni sono muti”.

Nel frattempo, sugli Ecrins continua la tempesta di neve. Oltre i tremila metri ne sarebbe caduto oltre un metro, e le temperature percepite sarebbero di parecchio inferiori allo zero.

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5 Commenti

  1. Ma io dico: si sapeva già da giovedì scorso che domenica il tempo sarebbe peggiorato sensibilmente domenica mattina, specialmente in Francia. Non si può affrontare percorsi così impegnativi con quel meteo. Nella zona inoltre sono previsti secondo meteofrance DUE metri di neve a quelle quote e maltempo sino a giovedì notte.
    Speriamo che se la cavino…

  2. Scrivo quanto letto sopra…per completarla ci vogliono dalle 7 alle 9 ore in condizioni di bel tempo…BEL TEMPO. Mi auguro col cuore tornino a casa salvi. Poi una bella …

  3. …c’è poco da commentare…a oggi,con la precisione che abbiamo consultando il meteo a livello satellitare, possiamo avere una previsione certa al 90% sulle 48ore antecedenti all’arrivo di una perturbazione di questa entità….è da sabato che hanno previsto un peggioramento e nevicate intense dai 1500 in su…figurarsi in una ambiente come quello a 4000mt….su una via difficile…..SPERIAMO IN BENE e che ce la facciano…..

  4. Commentare dal divano di casa non è servito mai a suggerire idee originali.
    In questo momento non servono buoni e preconfezionati propositi.

  5. Bravo carlo e a Giuliano e Roberto basta dire che vadano in montagna invece di chiacchierare auguro a tutti che rientrino.
    Mtbcloud per favore non essere patetico con quel”Poi una bella….. ” che cosa vuoi dire ma vergognati

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