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Ande, tre dispersi sul massiccio del Quetrupillan: uno è italiano

Quetrupillan e Villarica (Photo courtesy  flickrhivemind.net)
Quetrupillan e Villarica (Photo courtesy flickrhivemind.net)

SANTIAGO NEL CILE, Cile — “E’ buio, dormiremo in una grotta”. Questo l’ultimo messaggio mandato dai tre alpinisti che da mercoledì scorso risultano dispersi sulle Ande, tra i vulcani del Villarica e del Quetrupillan. Il gruppo, formato da un italiano e un francese di 25 anni e un russo di 35, si è perso durante una bufera e di loro non si sono più avute notizie.

Il giovane, originario di Torino, era residente a Parigi. Si trovava con gli amici in Cile per una serie di escursioni tra i vulcani della zona. Si trattava, secondo le fonti, di percorsi non difficili, intorno ai 2500 metri di quota, che però probabilmente si sono rivelati insidiosi con l’avvento di una bufera.

L’ultimo segnale dai tre alpinisti è stato trasmesso dal cellulare del russo, che ha chiamato la compagna per avvertire di un bivacco non previsto: “Si è fatto buio, dormiremo in grotta”. Dopodichè, i tre sono scomparsi ed è scattato l’allarme.

Tramite il ripetitore posto sul Quetrupillan, le autorità sono risalite al punto in cui è partita la telefonata dell’escursionista russo e lì si sono concentrate le ricerche. Le guide del Soccorso andino, l’Onemi (Protezione civile) e i militari del corpo dei Carabineros, la polizia cilena hanno riferito che i tre potrebbero essersi persi in una tormenta sopraggiunta nella zona proprio quella notte, che purtroppo i tre non erano attrezzati per passare la notte in quota e che la neve caduta ha purtroppo cancellato le loro tracce.

Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, il padre dell’alpinista italiano si sarebbe precipitato in cile e avrebbe affittato un elicottero per sorvolare personalmente la zona.

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