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Alpi imbiancate: caduti fino a 80 cm di neve a 1500 metri

Neve a Sondrio (Webcam popso.it courtesy 3bmeteo.com)
Neve a Sondrio (Webcam popso.it courtesy 3bmeteo.com)

BERGAMO — L’inverno è arrivato sulle Alpi. Ieri, su ungo tutto l’arco alpino, gli accumuli nevosi hanno raggiunto gli 80 cm soprattutto sulle Alpi occidentali. Questo grazie alla formazione di un vortice depressionario sul mar Ligure, richiamante aria fredda di origine polare dalla Scandinavia, una configurazione che è mancata nella scorsa stagione invernale, risultata molto secca per le Alpi.

Sul finire di Ottobre è giunta la prima nevicata seria della stagione per le regioni alpine, con i fiocchi che si sono spinti fino a quote molto basse, prossime ai 300-500m. Di particolare rilevanza la nevicata che ieri ha interessato tutto la Valtellina, con la neve che ha raggiunto il fondovalle. Imbiancate Colico, Morbegno, e Sondrio con circa 10 cm, evento piuttosto raro mai verificato negli ultimi 40 anni. Neve intensa anche a Madesimo e sui rilievi bergamaschi/lecchesi.

Ecco di seguito lo spessore del manto nevoso registrato su alcuni settori alpini: raggiunti 80 cm a 1500 metri sulle Alpi Cozie, 50 cm a 1500 metri sulla Valtellina, 30/40 cm a 1500 metri sulla Valle d’Aosta, fino a 30 cm in Val di Fiemme, 10/15 cm sulle Dolomiti a 1200m, 10 cm a Sondrio. Le temperature minime hanno toccato i -9°C a Trepalle.

Sull’Appennino, la neve è scesa fino a 900-1000 metri di quota alle porte dell’Aquila, in Campania dai 1100 metri ed in Molise a Campitello Matese e Capracotta dai 1200-1300 metri.

Per quanto riguarda i prossimi giorni, le condizioni meteo subiranno un miglioramento. Fino a martedì prevarrà il bel tempo, ma si tratterà di una breve tregua. E’ previsto proprio per l’ultimo giorno del mese l’arrivo di un nuovo sistema nuvoloso dal Mediterraneo centrale. L’evoluzione è ancora incerta. Il minimo infatti se si manterrà basso coinvolgerà sopratutto le regioni centro meridionali. Se invece prenderà una traiettoria settentrionale interesserà sopratutto il Nord e le tirreniche. In entrambi casi porterà una buona dose di piogge autunnali.

In base alle proiezioni attuali dei nostri modelli, in un primo momento (2-4 Novembre) si potrà avere una rimonta anticiclonica sull’Italia che porterà una parentesi più soleggiata e anche calda per il periodo specialmente al Sud. Ma già intorno al 5 Novembre l’ulteriore affondo e migrazione verso levante della suddetta area depressionaria potrà determinare un nuovo peggioramento con il ritorno delle piogge su gran parte del Paese e della neve in montagna, seguiti da un calo termico. Ad essere più coinvolte potrebbero essere ancora una volta il Nord e le regioni tirreniche. A seconda dell’evoluzione, il tempo potrà rmanere influenzato dalla circolazione ciclonica fino alla fine della prima decade, con conseguente prosecuzione dell’instabilità.

 

 
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