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Maurizio Gallo: Concordia rescue team training, l’inizio di qualcosa di grande

Maurizio Gallo
Maurizio Gallo

SKARDU, Pakistan — Si e concluso pochi giorni fa il primo corso di formazione per operatori di soccorso nel parco del K2. Il corso si e svolto con base a Skardu e con alcune giornate sul ghiacciaio presso Kandey

A Skardu sono state tenute le lezioni teoriche sui nuovi materiali e tecniche, la parte di primo soccorso e le prove di soccorso in parete, mentre a Kandey soccorso su ghiacciaio  con anche un intervento notturno simulato.

Ma andiamo un Po indietro. Due anni fa e stata iniziata nel Cknp, il parco del Karakorum, una attività di registrazione dei turisti in entrata e uscita dal parco con questionari diversificati per trekkers e alpinisti che prevedevano alcune domande relative alle criticità che avevano incontrato lungo il Baltoro. Oltre alle problematiche ambientali, per le quali stiamo già lavorando da diversi anni (rimando agli articoli relativi su montagna tv), è stata sottolineata la mancanza di un servizio di primo soccorso.

Partendo da lì abbiamo iniziato la scorsa estate la realizzazione del progetto Concordia Rescue Team con tre operatori attrezzati di medicine e materiale tecnico nonché ossigeno per prestare soccorso e mettere in sicurezza il percorso verso i campi base. È stato un successo con oltre 300 portatori a cui e stata data assistenza medica per problemi alla vista, dolori alla schiena e ginocchia e malattie da raffreddamento, e con una decina di  interventi per gli alpinisti anche in quota sul Broad Peak, e numerose richieste anche da parte dei trekkers. Purtroppo abbiamo avuto anche un decesso per infarto, ma da parte di tutti locali, tour operators, turisti, la cosa è stata molto apprezzata.

Sono emersi anche dei limiti inevitabili, visto il tentativo sperimentale, dovuti sia alla attrezzatura a disposizione ( ad esempio defibrillatore, barelle per trasporto, cavalletto per recupero da crepaccio ecc.), sia per la preparazione tecnica  e medica e la capacità di intervento anche a quote elevate.

Veniamo a questo corso. Le idee di partenza fondamentali sono due: la prima di creare un sistema di soccorso composto solo da personale locale formato da noi, la seconda il coinvolgimento del locale 118 che prende il numero 1122 con nuova sede a Skardu. Ottime intenzioni e molto interesse per questa iniziativa.

Abbiamo così pianificato un corso con un numero limitato di allievi , dodici, scegliendoli con attenzione fra un numero di oltre 300 interessati, proponendo loro non solo un insegnamento tecnico con materiali e tecniche di alta qualità, ma soprattutto con obiettivo di sviluppare la loro motivazione a diventare una vera e propria squadra motivata a dimostrare la propria efficenza e il proprio “cuore”per presta soccorso.

A loro si sono aggiunti due tecnici dell 1122 che si sono rivelati importantissimi e fra i piu motivati. Sono stati scelti anche in base alla provenienza dalle diverse valli attorno al parco in modo da avere anche una rete diffusa sul territorio e pronta ad intervenire anche localmente in diverse situazioni di emergenza. Il punto organizzativo centrale rimane il campsite di Concordia sul ghiacciaio Baltoro a poche ore dai campi base degli 8000 dove prevediamo di insediare una squadra fissa composta da quattro operatori e un medico del 1122, acclimatati per alta quota con attrezzature di soccorso e tecniche di primo ordine “sponsorizzate”da Kong e Grivel.

Il risultato del corso è stato entusiasmante. La scelta delle location anche con entusiasmo anche di chi vedendo strani colori lungo le pareti è venuto a guardare cosa stava succedendo, perfino il Raja di Shigar, Ministro del turismo e pianificazione della provincia Gilgit Baltistan ha voluto venire a vedere e ci ha invitato a casa sua per discutere su come poi potrebbe funzionare questo gruppo di soccorso e ci ha proposto un programma di conoscenza e informazione da sviluppare nelle scuole delle valli intorno al parco tenuto dai soccorritori stessi.

Siamo all’inizio di un qualcosa che può diventare un sistema gestito direttamente dal 1122 di Skardu che può risultare veramente innovativo rispetto ad altre esperienze precedenti, quali ad esempio quelle realizzate in Nepal. Un qualcosa che potrebbe anche portare a grandi novità in termini di soccorsi in diverse delle emergenze in Pakistan. Le idee volano….

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